Avvenire di Calabria

Il Consigliere comunale è l’unico che sta continuando a metterci la faccia sulla vicenda

Caso Polveriera, Sera: «Abusivi frenano la riqualificazione»

Federico Minniti

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Giuseppe Sera sin dal 2017 si è occupato del caso dell’ex Polveriera, anche quando rivestiva la carica di presidente della Commissione “Assetto del Territorio” del Comune di Reggio Calabria. Oggi è l’unico che sta continuando a metterci la faccia.

Passano gli anni e la situazione alla Polveriera sembra tornare all’emergenza di prima. Perché?
Non voglio nascondermi: abbiamo alcune difficoltà che dipendono, però, solo parzialmente dalla nostra volontà. Alcune sono dovute ai tempi burocratici, altre alle “resistenze” dei cittadini che vivono nella baraccopoli.

Partiamo dai «no» che state ricevendo. Davvero non si riesce a trovare una soluzione?
Abbiamo già ricollocato 17 famiglie su 32. L’urgenza è relativa a tre nuclei familiari che si stanno dimostrando totalmente riottosi rispetto alle nostre proposte. Non nascondo che stiamo chiendendo aiuto alla Prefettura.

Tutta colpa di tre famiglie, quindi?
Non sto assolutamente dicendo questo: come accennavo c’è un affidamento in atto per lo “svuotamento” dell’area di pertinenza comunale dell’Ex Polveriera. Per farlo, però, dobbiamo aspettare alcuni pareri.

Di chi?
Dell’Asp relativamente alla nuova campionatura dei rifiuti e della Sovrintendenza.

I Beni culturali all’Ex Polveriera?
Sì, c’è una vecchia «selleria» costruita prima del 1942 che non può essere demolita senza l’autorizzazione della Sovrintendenza. E nel frattempo sta diventando un deposito per i conferimenti illegali dei rifiuti.

Eppure, in una prima fase, la macchina burocratica è sembrata spedita. Ora, però, due varchi sono ancora aperti, lasciando il sito alla mercè di tutti.
Anche quì va fatta una precisazione: l’ex Polveriera è un’area di 11 ettari, di cui il 90% è di competenza del demanio militare. Uno di questi passaggi insiste proprio in questa macrofrazione e non può essere chiuso.

Perché?
Negli anni è stata costruita una palazzina che risulta abusiva, seppure i proprietari hanno intentato una vertenza col Ministero, avendo – a loro dire – versati degli oneri per sanare l’abuso. Comunque vada questo contenzioso, quindi, non può essere chiuso quel varco poiché per legge bisogna necessariamente lasciare libero il transito per i mezzi d’emergenza. Toccando la Polveriera, ci si scontra con una situazione abbandondata da oltre 50 anni.

Il Comune aveva messo in campo un maxi– progetto per riqualificarla totalmente?
Sono molto orgoglioso di quest’idea che potrebbe rivoluzionare il quartiere dotandolo di un grande polmone verde. Come Amministrazione comunale abbiamo investito 2 milioni, già messi in bilancio. Doveva sostenerci anche la Regione con altri 3 milioni di finanziamento.

Perché “doveva”?
Perché di questi soldi, al momento, non c’è nessuna traccia.

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