Avvenire di Calabria

I lavori saranno effettuati dalla ditta del restauratore Giuseppe Mantella, esperto in arte sacra

Caulonia, al via il completamento del restauro della Deesis di San Zaccaria

Si tratta di una rara quanto preziosa testimonianza di affreschi bizantini ancora esistenti

di Redazione Web

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Al via la fase finale per il completamento del restauro della Deesis dell'abside della Chiesa di San Zaccaria a Caulonia. È uno dei pochi affreschi bizantini ancora esistenti.

Si chiama "Scegliamo la bellezza" l'evento dedicato al completamento del restauro della Deesis dell'abside di ciò che resta dell'antica chiesa bizantina di San Zaccaria a Caulonia. Evento a cui hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco di Caulonia Francesco Cagliuso, il consigliere regionale Salvatore Cirillo, il direttore della Sovrintendenza Archeologica, Fabrizio Sudano, e la funzionaria del settore Attrattori culturali della Regione, Carmen Barbalace e il sindaco facente funzioni della Città Metropolitana Verace.


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L'appuntamento è stata occasione per accendere i riflettori sui tesori custoditi nel territorio metropolitano e sul loro recupero. Ma anche sulla necessità di valorizzare realtà come Caulonia.

Il restauro affidato a Giuseppe Mantella

Nell’antichità la chiesa di San Zaccheria era una delle nove parrocchie di Caulonia. Dopo lo sciame sismico del 1783, la chiesa venne rialzata sulle sue stesse macerie, ma fu definitivamente devastata dal terremoto del 1908 che risparmiò solo l'abside, in cui è conservato l'affresco.

Le operazioni di restauro saranno eseguite dall'impresa di Giuseppe Mantella, restauratore esperto di opere d’arte sacra, sotto l’alta sorveglianza della dottoressa Daniela Vinci, funzionario storico dell’arte della Soprintendenza per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia. Il cantiere sarà aperto ai cittadini e a chiunque sia interessato, attraverso visite guidate secondo un preciso programma

Caulonia, il finanziamento della Metrocity

Caulonia è un borgo che «va preservato, custodito, reso accessibile e, soprattutto, messo in sicurezza da un dissesto idrogeologico che sta mettendo a repentaglio la sua stessa esistenza», ha detto il sindaco facente funzioni, Versace. «La frana che costeggia l'abitato - ha affermato - è un vero colpo al cuore. I vari interventi previsti devono consentire una piena e veloce agibilità ad uno dei paesi più suggestivi dell'intero Mezzogiorno».

Il sindaco ff. della Metrocisty Versace all'incontro di Caulonia

«La Città Metropolitana - ha aggiunto Versace - ha già previsto un finanziamento di 367 mila euro per la Sp 90 che collega Caulonia marina e Caulonia superiore ed un altro da 500 mila euro per la viabilità jonica più in generale. Questi interventi sono fondamentali per non vanificare tutti gli sforzi che si stanno facendo per rilanciare il territorio, a partire dalla bellissima piazza Zaccaria che ospita lo splendido affresco bizantino. Le nostre peculiarità devono essere accessibili per fare conoscere, più facilmente, tutto il bello della nostra terra».

Anche per agevolare questo tipo di operazioni, il sindaco facente funzioni è tornato a chiedere «il riconoscimento delle funzioni alla Regione». «Se dobbiamo continuare a parlare di condivisione e collaborazione per lo sviluppo dei territori - ha concluso Verace - ognuno deve fare la sua parte. Il Governatore Occhiuto faccia quello che nessuno ha fatto fino ad ora, nonostante le prescrizioni di una legge nazionale. Conceda, cioè, le normali deleghe alla Città Metropolitana affinché i sindaci, gli amministratori e chi vive quotidianamente le difficoltà del proprio Comune possa avere gli strumenti necessari per ottenere le risposte che servono e poter disegnare un futuro migliore».

La Deesis di Caulonia, una testimonianza di rara bellezza

L'affresco è l'unica testimonianza superstite dell'antica chiesa dedicata a San Zaccaria. Rappresenta, come ricorda la storica dell'arte, Aleksandra Vlaovic, un esempio bello, quanto raro, «dell'attrazione che l'arte costantinopolitana esercitava alla cultura occidentale oltre un secolo dopo (XII) il ritiro dei bizantini dall'Italia».

Nella Deesis di Caulonia è rappresentato Cristo, spiega ancora la storica, «assiso sul trono dorato ulteriormente impreziosito dalle bordure imperlate e motivi fitomorfi, è effigiato nell’atto benedicente, mentre nella mano sinistra regge un codice rilegato riportante la scritta greca in cui è stato riconosciuto il verso 12 del capitolo VIII del Vangelo di Giovanni: “Io sono la luce del mondo; chi seguirà me non camminerà nelle tenebre”».

L'abside con la Deesis e l'area di cantiere

Ancora la descrizione della storica dell'arte: «La Vergine e San Giovanni sono rappresentati in piedi, ambedue rivolti verso Cristo, con il capo leggermente flesso in avanti e le mani protese in segno di intercessione. Ai piedi della Vergine una scritta svela, probabilmente, il committente: "Ricordati, o Signore, del tuo servo Nicola Pere, prete, e perdonagli i peccati”» .


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Ma di particolare interesse, a giudizio della Vlaovic, «è la scritta che compare all’altezza della testa di Cristo, "o filantropos", che in mancanza di altre fonti materiche risulta datante. Infatti, la chiesa di San Zaccaria compare per la prima volta nelle fonti nel 1324 e 1328, relative alle notizie sulle decime versate dai clerici alla diocesi di Gerace di cui la chiesa era suffraganea. Il summenzionato epiteto è da collegare con la tendenza, diffusasi nella pittura bizantina alla fine del XII secolo, a conferire un aspetto più umanizzato ai personaggi sacri, accompagnata dall’uso dei nuovi termini enfatizzanti tale caratteristica».

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