Avvenire di Calabria

Il progetto interdiocesano ha visto coinvolte altre 10 diocesi italiane. In Calabria c'è anche Cassano Ionio

Chiese accessibili, si inizia da Oppido – Palmi

La finalità dell'iniziativa: fare di parrocchie e luoghi di culto spazi di preghiera e inclusione

di Redazione Web

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L’Ufficio diocesano di pastorale per le persone con disabilità della diocesi di Oppido - Palmi ha aderito al primo Progetto interdiocesano di accessibilità cognitiva: “La chiesa come ambiente: supporti visivi per l’accessibilità cognitiva” degli spazi e degli ambienti della Chiesa.

Chiese accessibili, Oppido - Palmi capofila insieme ad altre 10 diocesi italiane

Iniziato ad ottobre 2022 e conclusosi il 28 agosto 2023, al progetto intediocesano di accessibilità cognitiva hanno partecipato il direttore dell’Ufficio diocesano di pastorale per le persone con disabilità don Giovanni Battista Tillieci e alcuni collaboratori.


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Oltre alla diocesi di Oppido - Palmi ha visto coinvolte a livello nazionale altre 10 diocesi di diverse Regioni: Firenze, Roma, Pesaro, Bari-Bitonto, Rossano-Cariati, Cassano allo Jonio, Amalfi-Cava de’ Tirreni, Castellaneta, Palermo e Monreale. Il Progetto è stato realizzato sotto la guida di Maria Grazia Fiore come coordinatrice e docente del corso, il supporto di Fiorenza Pestelli (Diocesi di Pesaro) e la supervisione del Servizio Nazionale per la pastorale delle persone con disabilità, diretto da suor Veronica Amata Donatello.

Chiese accessibili, le parrocchie come luoghi di inclusione

Lo scopo del progetto è stato quello, di rendere accessibili i luoghi delle parrocchie per l’inclusione attiva di tutti i fedeli alla vita della Chiesa.

Fin da subito pensando agli edifici di culto e ai locali pastorali ci si è resi conto che è necessaria una conversione culturale, aiutare ad andare “oltre lo scivolo” come logica per rendere una chiesa accessibile e inclusiva. Così il progetto/corso ha inteso fin da subito l’esigenza di pensare a tutte le disabilità: sensoriale, motoria e cognitive (BCC – bisogni comunicativi complessi; fragilità socio-culturali; ecc.).

Alla fine del percorso è stata realizzata una segnaletica/etichettatura esplicativa dei luoghi liturgici, della pietà popolare, degli arredi e dei luoghi di servizio presenti nelle chiese, con supporti audio e visivi mutuati dalla CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa), secondo un’impostazione metodologica catechetico-liturgica e video nella LIS (Lingua Italiana dei Segni).

Base del progetto, una ricerca educativa

Per la realizzazione del progetto è stato seguito il metodo di Ricerca Azione Partecipativa (RAP) che prevede un approccio alla ricerca educativa in cui la produzione di conoscenza è strettamente connessa e finalizzata al cambiamento sociale, sempre partecipato e condiviso.

Il progetto, suddiviso in 3 moduli, ha visto una prima fase di conoscenza ed apprendimento su come rendere comunicativi i contesti di vita con la presentazione dei Pittogrammi ARASAAC quali strumenti usati per la Comunicazione Alternativa e Aumentativa. A livello pratico operativo è stata realizzata una segnaletica funzionale degli ambienti comunitari, sia interni che esterni, delle singole chiese o cattedrali individuate nelle singole diocesi come luoghi pilota in cui inserire la segnaletica.

Proseguendo il percorso nella seconda fase, le equipe diocesane hanno lavorato alla realizzazione di strumenti utilizzabili per facilitare la comprensione e lo svolgimento di attività ed eventi. In particolare il lavoro si è concentrato nella realizzazione di agende visive e tabelle di comunicazione utilizzabili negli ambienti parrocchiali e utili per la partecipazione attiva alla Celebrazione Eucaristica e agli incontri di catechesi.


PER APPROFONDIRE: Catechesi e disabilità, un Vangelo senza barriere


Durante la terza ed ultima fase del progetto si è deciso di destinare la segnaletica non solo a soggetti con disabilità cognitive ma anche a non vedenti e sordi. Infatti si è provveduto ad inserire in ogni cartello un Codice QR che rimanda a testi semplificati con criteri di scrittura controllata, nonché brevi video sonori con descrizioni in LIS e aggiunta di sottotitolazione.

Ufficio di curia e parrocchie, ecco la segnaletica "speciale"

Inoltre, nella Diocesi di Oppido - Palmi volendo attuare quanto prospettato nelle Plenarie di curia degli Uffici e Servizi Diocesani per la Recezione-Inculturazione del Sinodo, recependo la più diffusa richiesta – la sinergia tra gli stessi Uffici Diocesani – affidata al nuovo Regolamento della Curia hanno segnato un punto di arrivo/partenza prioritario per le indicazioni attuative del Sinodo, come anche le Linee guida per le Ultimanze e periferie esistenziali. Il progetto di segnaletica/etichettatura nella nostra diocesi ha coinvolto tre uffici diocesani: Ufficio per la pastorale delle persone con disabilità; Ufficio Beni Culturali, Edilizia di Culto e Archivio Diocesano; Ufficio Comunicazioni Sociali.

La Chiesa scelta è la Parrocchia San Gaetano Catanoso di Gioia Tauro, in quanto già chiesa/segno della nostra diocesi, in quanto costruita su terreno confiscato alla mafia e “cattedra della nuova evangelizzazione”. Parimenti, con i medesimi uffici diocesani abbiamo messo in cantiere di rendere accessibili per tutti il Museo Diocesano di Oppido Mamertina e l’Episcopio con gli Uffici di Curia.

È bene precisare che la segnaletica/etichettatura, apportandone le specifiche modifiche, potrà essere applicata a tutte le Chiese e uffici amministrativi della Diocesi.

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