Avvenire di Calabria

I vescovi calabresi hanno diramato una nota con una serie di misure precauzionali rispetto al diffondersi dell'epidemia

Coronavirus, la Cec: «No alle condoglianze dopo le esequie»

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

È giunta da poche ore una nota, a firma della Conferenza episcopale calabra orientata ai fedeli delle diocesi locali in virtù dell'epidemia del coronavirus (Covid-19). I vescovi, ispirati dalle istruzioni del Ministero della Salute, invitano a prendere precauzioni igienico-sanitarie senza cadere nell'esasperato allarmismo.

Unitamente a quanto già stabilito dal Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la Conferenza episcopale calabra ha adottato le seguenti misure per tutte le diocesi della Calabria: svuotare le acquasantiere; evitare di bagnarsi gli occhi con l’acqua benedetta in occasione dell’imposizione delle ceneri; evitare il segno della pace durante la Messa; dare la comunione solo sulla mano; evitare la comunione sotto le due specie; evitare, come in uso in molte delle nostre comunità parrocchiali le condoglianze, al termine dei funerali, dei trigesimi e degli anniversari; lavarsi bene le mani (presbiteri, diaconi, ministri dell'eucarestia).

Infine, in vescovi chiedono ai sacerdoti di sostenere i fedeli con sapienza evangelica, trasmettendo loro fiducia, serenità, prudenza e buon senso. «Presentiamo a Dio nostro Padre con la preghiera soprattutto gli ammalati, gli anziani, quanti operano nel settore sanitario e le famiglie eventualmente coinvolte con il contagio o sono in quarantena nelle “zone rosse”» hanno scritto i presuli «questi, carissimi, sono momenti in cui dobbiamo confidare particolarmente nella potenza dell'Eucaristia, nella forza della preghiera e nella efficacia della penitenza, perché il Signore ci liberi e ci preservi da questo e da ogni altro male».

Articoli Correlati