Avvenire di Calabria

Il rapporto "Averting a lost Covid generation": «Scuole e servizi aperti per evitare una generazione perduta»

Coronavirus, Unicef: bambini sono 1 caso su 9 in 87 Paesi

Patrizia Caiffa

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In in 87 Paesi del mondo i bambini e gli adolescenti sotto i 20 anni di età rappresentavano 1 su 9 dei casi di contagi da Covid-19, ovvero l'11% dei 25,7 milioni di casi segnalati in questi Paesi. Sono alcuni dei dati forniti ieri nel rapporto dell'Unicef "Averting a lost Covid generation" (“Evitare una generazione perduta a causa del Covid”), che delinea «le disastrose e crescenti conseguenze per i bambini causate dall'avanzare della pandemia». Nel rapporto si legge che i bambini possono trasmettersi il virus l'un l'altro e alle fasce d'età più adulte, ma vi sono «forti evidenze del fatto che, con le misure di sicurezza di base in vigore, i benefici concreti derivanti dal mantenimento delle scuole aperte superano i costi di chiusura delle stesse. Le scuole non sono il principale veicolo di trasmissione nella comunità - sottolinea il report dell'Unicef - e i bambini hanno maggiori probabilità di contrarre il virus al di fuori dell'ambiente scolastico». Secondo il rapporto «le interruzioni dei servizi sanitari e sociali fondamentali per i bambini causate dal Covid rappresentano la minaccia più grave per i bambini». Utilizzando i nuovi dati di sondaggi condotti in 140 Paesi, il rapporto rileva che «circa un terzo dei Paesi analizzati ha registrato un calo di almeno il 10% nella copertura di servizi sanitari come le vaccinazioni di routine, l'assistenza ambulatoriale per le malattie infettive pediatriche e i servizi sanitari per le madri» a causa della paura del contagio. C'è un calo del 40% nella copertura dei servizi di nutrizione per donne e bambini in 135 Paesi. A ottobre 2020, 265 milioni di bambini perdevano ancora i pasti scolastici a livello globale. Più di 250 milioni di bambini sotto i 5 anni potrebbero perdere i benefici dei programmi di integrazione di vitamina A, che proteggono la vita. 65 Paesi hanno registrato una diminuzione delle visite a domicilio degli assistenti sociali a settembre 2020, rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.

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