Unicef, mille vite per i diritti dei bimbi: l’esperienza di Reggio Calabria
La giornata europea contro gli abusi sui minori è occasione per riflettere sui temi legati ai diritti per l’infanzia. Alessandra Tavella condivide l’esperienza reggina.
di Gigliola Alfaro* - Con l’inizio del secondo anno di pandemia, "l’impatto sulla salute mentale e il benessere psicosociale di bambini e giovani è forte". La denuncia oggi è dell'Unicef. "In America Latina e nei Caraibi, un recente sondaggio U-Report dell’Unicef sui giovani ha generato più di 8.000 risposte e riscontrato che oltre un quarto si è sentito ansioso, il 15% depresso".
Anche prima della pandemia, "i bambini e i giovani sopportavano il peso dei rischi legati alla salute mentale, con la metà di tutti i disturbi mentali che si sviluppavano prima dei 15 anni e il 75% entro prima età adulta. La maggior parte delle 800.000 persone che muoiono per suicidio ogni anno sono giovani, e l'autolesionismo è la terza causa di morte tra i 15-19 anni, con tassi più alti tra le ragazze adolescenti. Si stima che globalmente 1 bambino su 4 viva con un genitore che ha un disturbo mentale".
Per i bambini che subiscono violenza, abbandono o abuso a casa, "le chiusure hanno lasciato molti di loro con i maltrattanti e senza il sostegno di insegnanti, parenti e comunità. I bambini appartenenti a gruppi di popolazione vulnerabili - come quelli che vivono e lavorano per strada, i bambini con disabilità e quelli che vivono in contesti di conflitto - rischiano che i loro bisogni legati alla salute mentale vengano completamente trascurati".
Secondo l’Oms, la pandemia da Covid-19 ha interrotto o fermato i servizi fondamentali per la salute mentale nel 93% dei Paesi del mondo, mentre la richiesta di supporto per la salute mentale è in aumento. In risposta, l’Unicef sta supportando i governi e le organizzazioni partner "per dare priorità e adattare i servizi per i bambini". Per esempio, in Kazakistan, l’Unicef ha lanciato una piattaforma online per servizi di consultorio individuali per i bambini, insieme alla formazione a distanza nelle scuole per gli specialisti della salute mentale. In Cina, l'Unicef e la società di social media Kuaishou hanno lanciato una sfida online per aiutare a ridurre l'ansia nei bambini.
Quest’anno l’Unicef dedicherà il rapporto biennale "State of the World’s Children" alla salute mentale di bambini e adolescenti, "in uno sforzo per incrementare la consapevolezza su questa sfida globale, fornire soluzioni e incoraggiare i governi a porre un'attenzione maggiore sul tema".
"Se non abbiamo compreso pienamente l'urgenza prima della pandemia da Covid-19, sicuramente lo faremo adesso - ha affermato Henrietta Fore, direttore generale dell'Unicef -. I Paesi devono investire fortemente in servizi di salute mentale ampliati e supportare i giovani e coloro che si prendono cura di loro nelle comunità e nelle scuole. Abbiamo anche bisogno di programmi per la genitorialità a più ampia scala per assicurare che i bambini delle famiglie vulnerabili ricevano il sostegno e la protezione di cui hanno bisogno a casa".
*Agensir
La giornata europea contro gli abusi sui minori è occasione per riflettere sui temi legati ai diritti per l’infanzia. Alessandra Tavella condivide l’esperienza reggina.
Una data non casuale: al 18 marzo 2020 è legata immagine-simbolo dei camion militari che attraversano Bergamo con i feretri delle prime vittime al loro interno
Due bambini, entrambi richiedenti asilo, sono tra le 27 persone che hanno perso la vita da quando, a luglio, sono scoppiati gli incendi in tutta la Grecia, considerati il più grande disastro di incendi nell’Unione europea dal 2000. Il disastro senza precedenti ha colpito le vite di oltre 100.000 persone, tra cui circa 30.000 bambini […]
Tags: CoronavirusUnicef