L’associazione si fa carico anche delle domande che arrivano dai residenti dei diversi comuni dell’area metropolitana di Reggio Calabria per l’invio delle richieste. Per informazioni o dubbi: abakhi.rc@gmail.com -messaggio WhatsApp 3701352433 -messaggio Facebook Associazione Abakhi.
La Protezione civile regionale rafforza l’Unità di crisi istituita a seguito dell’emergenza Coronavirus, dal presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, con ordinanza n.4 del 10 marzo 2020, attraverso un gruppo operativo con competenze trasversali ai dipartimenti regionali. Compito del gruppo operativo è quello di supportare l’Unità di crisi regionale impegnata nelle attività di coordinamento delle attività emergenziali, di indirizzo operativo e la cura di tutti rapporti con le Istituzioni.
Una particolare attenzione sarà dedicata alla esigenza diffusa di conoscere e avere informazioni tempestive da parte della comunità sui dati e sulle attività attuate attraverso la Protezione civile regionale.
Su proposta dell’Assessorato all’Agricoltura ed al Welfare, guidato da Gianluca Gallo, la Regione Calabria ha stanziato 200.000 euro per la creazione di una rete di supporto ai nuclei familiari calabresi in stato di bisogno, attivando per le stesse misure di assistenza che coinvolgeranno anche il comparto agroalimentare, chiamato a garantire la fornitura di prodotti di qualità a prezzi solidali, così incentivando il senso di prossimità dell’iniziativa cogliendo, al tempo stesso, un’opportunità importante in un momento di crisi quale quello presente.
L’operazione ha preso spunto nei giorni scorsi, in risposta all’appello lanciato dal Banco Alimentare della Calabria. «La pandemia di Covid-19 – spiega l’assessore Gallo – ha sensibilmente compromesso la già precaria situazione economica di tantissime famiglie, molte delle quali rimaste escluse dagli interventi programmati dal Governo per ragioni varie, non ultima l’assenza formale dei requisiti richiesti per accedere alle provvidenze governative a fronte, comunque, di condizioni di oggettiva necessità. Il Banco Alimentare ha rappresentato la drammaticità di questa realtà, numeri alla mano, non mancando di evidenziarne le pesanti ripercussioni a livello sociale».
In queste settimane, nello specifico, sarebbero almeno 35.000 le famiglie assistite dal Banco. Da qui il ricorso a misure straordinarie, per un primo intervento di urgenza.