Infrastrutture, Reggio Calabria attende la nuova 106
Nei giorni scorsi i sindaci dell’area grecanica sono stati ricevuti al Ministero dei trasporti ricevendo ampie rassicurazioni sulla progettazione.
C’è grande interesse per la Calabria. Un riscontro positivo lo si è avuto in occasione della Borsa mediterranea del Turismo, importante evento fieristico internazionale che si è tenuto a Napoli dal 18 a al 20 giugno scorso. Si tratta della prima fiera in Italia post lockdown che segna la ripartenza di un settore economico fondamentale, ad aver subito un duro contraccolpo durante la pandemia, con perdite totali di oltre mille miliardi di euro.
«È una ventata di positività quella respirata da noi tutti a Napoli, in quanto vi è stata un’ottima richiesta per la Calabria che, nonostante tutto, si conferma meta ambita per i visitatori stranieri». Ad affermarlo è Antonio Muià, direttore de La Diano Viaggi Tour operator e amministratore di Dafne Turismo & Congressi, rispettivamente agenzia leader del settore turistico e società che eroga servizi, entrambe con sede a Siderno. In questi giorni, sta seguendo un primo gruppo di turisti lettoni di base nella Locride.
Proprio durante la Borsa del turismo mediterranea, continua Muià, «sono già numerosi gli accordi raggiunti tra tour operator nostrani e colleghi di altri Paesi esteri interessati ad acquistare pacchetti turistici “made in Calabria”». È il mare a far da padrone, conferma ancora l’imprenditore che, all’evento partenopeo, ha rappresentato anche il Club di Prodotto “Reggio Calabria Welcome”, nato nei mesi del lockdown su input della Camera di Commercio di Reggio Calabria.
«Tuttavia, i nostri clienti – aggiunge – prediligono proposte miste che abbinino alle bellezze del territorio costiero, quelle del nostro Aspromonte; agli aspetti culturali, le molteplici tipicità enogastronomiche». Insomma, un bel mix che a queste latitudini proprio non manca, con un’offerta ad arricchire la quale, in questi mesi estivi, grandi eventi musicali e spettacoli, organizzati dagli enti locai. È il caso di Roccella Jonica o Gerace, ma anche di Reggio Calabria. «Anche grazie ad appuntamento come la Borsa mediterranea del turismo, abbiamo ricevuto tante richieste di prenotazione» dichiara ancora Antonio Muià.
Rispetto ad un anno fa, inoltre, ad agevolare il lavoro dei tour operator la presenza di regole e strumenti più certi. Dal “green pass”, al tampone obbligatorio, «c’è sicuramente maggiore contezza nella gestione degli spostamenti, da parte nostra». Proprio a causa dell’assenza di essi, continua Antonio Muià, «tante prenotazioni, soprattutto durante la bassa stagione e nel periodo delle vacanze natalizie, sono saltate, con tutte le conseguenze che ne derivano».
Muià esalta infine l’altro aspetto positivo emerso nel corso dell’emergenza sanitaria che «rincuora e dà fiducia»: l’aver riscoperto uno spirito corporativistico, «forse fino ad oggi mancato». Un esempio? Il calendario delle escursioni estive, «elaborato - conclude - di comune accordo con tutte le agenzie del territorio». Cosa impensabile fino a un paio d’anni fa.
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