Avvenire di Calabria

Dall'invito del fondatore Baden Powel all'impegno quotidiano, un richiamo alla responsabilità arriva dall'Agesci di Reggio Calabria

Cura del Creato, la proposta educativa Scout

Nell'ultimo anno diverse le esperienze che hanno caratterizzato il cammino "condiviso" di capi e ragazzi

di Giovanni Mazza*

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La cura del Creato è tra le finalità educative dell’esperienza Scout dell’Agesci. Dagli adulti, l’esempio e la testimonianza da condividere con i più giovani.

Non lasciamoci solo incantare, ma lasciamoci contaminare, rianimare, rincuorare, richiamare. Occorre dare una nuova consapevolezza alla nostra presenza, al nostro abitare la terra, al nostro essere membra attive in un “luogo” che riempie la nostra esistenza di bellezza e armonia.


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Occorre riscoprire il “luogo” e abitarne la sua essenza con predisposizione alla cura. Luogo inteso non come spazio puramente geometrico, ma come “Habitat” che presuppone una forte interazione e armonia tra uomo e natura, tra uomo e Creato. Ammettere questa interazione è riaffermare la capacità dell’uomo di riconoscersi nelle bellezze a lui donate, riscoprendone il respiro del suo Creatore. È proiettare lo sguardo verso un nuovo orizzonte, è fare «strada nel Creato e con il Creato», è vivere con essenzialità, sapienza e servizio. Sono queste le premesse e allo stesso tempo le fondamenta della nostra proposta educativa, del nostro cammino di educatori in Agesci, della nostra testimonianza di capi Scout.

Cura del Creato, una questione non solo Scout

Proviamo a rispondere così all’invito della nostra Chiesa, del nostro pastore, che chiama tutti noi ad uno stile di vita profetico e di gioia. A noi l’impegno, a tutti noi la responsabilità a lasciarsi coinvolgere dal problema ambientale, a lasciarsi interrogare da una nuova ecologia integrale. «Gioca, non stare a guardare». Questa è la frase di Baden Powell che forse incarna maggiormente il senso del nostro fare esperienza. Chiama tutti noi a prendere parte alla vita in cui siamo immersi, a sottolineare con forza una coscienza umana che abbia, come afferma papa Francesco, «una visione integrale della vita, a partire dalla convinzione che tutto nel mondo è connesso e che siamo interdipendenti gli uni dagli altri e dalla nostra madre terra».

Amare e rispettare la natura diventa così per tutti noi un modo di essere al Servizio degli altri, ma anche una modalità riflessiva utile ad interagire con le diverse istanze che emergono dalla nuova ecologia integrale. Istanze che trovano sfogo nei desideri di innovazione socio-politico-culturale e che oggi possiamo ben identificare nell’uguaglianza di genere, nella nonviolenza, nell’emancipazione e nell’autodeterminazione dei popoli oppressi. Educare alla custodia del Creato diventa quindi educare a prendersi cura dell’uomo di domani cominciando a salvaguardare la serenità ed il benessere dell’uomo d’oggi. È un richiamo all’accoglienza, alla legge dell’ospitalità che elimina indifferenza e solitudine.

È esperienza di unione con il Padre, è agire nella bellezza: «Non occorre deplorare e denunciare le brutture del mondo, non basta neppure, per la nostra epoca disincantata, parlare di giustizia, di doveri, di bene comune. Bisogna irradiare la bellezza di ciò che è vero e giusto della vita perché solo questa bellezza rapisce i cuori e li rivolge a Dio», affermava il cardinale Carlo Maria Martini. Non bastano quindi nuove coscienze o abilità. Occorrono nuovi atteggiamenti. Il «vedere, giudicare, agire» del metodo scout spinge verso questa direzione e rinnova quotidianamente la volontà di impegnarsi attivamente ed in modo solidale alla soluzione dei problemi della comunità.

Amare e rispettare il “Creato”, le iniziative degli Scout Agesci di Reggio Calabria

Diverse le esperienze nell’ultimo anno che hanno caratterizzato il cammino in questa direzione. Il “Tempo del Creato” che ha dato la possibilità ai Gruppi di collocare nelle piazze e nei giardini la Tenda di Abramo simbolo della nostra chiamata ecumenica a praticare la cura del creato come atto di radicale ospitalità, salvaguardando un posto per tutte le creature, umane e non, nella casa comune, la casa (oikos) di Dio. E poi, la “Giornata mondiale del Pensiero”.

Ogni anno, il 22 febbraio, tutte le Guide e gli Scout del mondo celebrano il movimento, riempiono le piazze e le città divertendosi insieme, imparando e agendo sui problemi globali. Tema di quest’anno «Il nostro mondo, il nostro futuro equo. Ambiente e uguaglianza di genere».

Diversi anche i progetti educativi di gruppo sul tema e le imprese di squadriglia ideate e realizzate autonomamente dai ragazzi. Infine una forte sinergia fra i gruppi Scout presenti nel reggino che guidati dal progetto “Cura e Custodia del Creato” intendono formare coscienze sensibili alle problematiche ambientali proponendo la prevenzione e la salvaguardia del territorio. Idea che nasce dall’esigenza di dare risposte chiare e concrete ai disastri ecologici causati da incendi dolosi nei boschi dell’Aspromonte.


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Tutti, capi e ragazzi, sono chiamati ad alzare lo sguardo, a perseverare e testimoniare: «Uno Scout è attivo facendo il bene, non passivo accontentandosi di essere buono».

* consigliere generale Zona Agesci Fata Morgana 

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