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Dopo l’abbandono delle suore benedettine nel 2021, il monastero di Sabiona torna a essere abitato da una comunità religiosa. Sabato 7 settembre il decreto di nomina per la cura pastorale dei pellegrini, le chiavi dell’edificio e del tabernacolo sono stati consegnati al padre cistercense Kosmas Thielmann, proveniente dall’abbazia viennese di Heiligenkreuz e nominato collaboratore pastorale nelle parrocchie di Chiusa, Gudon, Ponte Gardena, Colma, Lazfons e Velturno. Per l’occasione si è svolta una cerimonia di accoglienza che ha previsto due momenti: il ricevimento tirolese di benvenuto presso la chiesa di Nostra Signora e una celebrazione religiosa nella chiesa di Bressanone. “È un inizio piccolo, concreto e convinto” ha dichiarato il vescovo Ivo Muser, ringraziando le persone e le istituzioni che hanno sostenuto il progetto. Tra gli intervenuti anche i rappresentanti delle autorità, l’abate Maximilian Heim e il sindaco Peter Gasser. Tutti felici di vedere di nuovo abitato il monastero, che dal V secolo ha svolto un ruolo centrale nella Chiesa di Bressanone e Bolzano. “Fate di Sabiona un centro spirituale del vostro territorio, il monte sacro del Tirolo. Con il vostro cuore e con i vostri piedi di pellegrini decidete cosa potrà diventare questo luogo” è l’appello lanciato da padre Thielmann, salutando i fedeli e annunciando che la messa sarà celebrata ogni giorno alle 11.30 nella cappella della chiesa del monastero.
Fonte: Agensir