Avvenire di Calabria

A lanciare l’allarme è la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap Calabria

Disabilità psichiatriche, la denuncia delle organizzazioni

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

“La Federazione con questa nota esprime tutta la propria preoccupazione ed indignazione per quanto stanno vivendo le persone con disabilità psichiatriche mentali nella realtà di Reggio Calabria. Ogni appello, ogni richiesta di intervento a tutt’oggi è caduto nel vuoto”. A lanciare l’allarme è la Fish (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Calabria in una lettera indirizzata al prefetto di Reggio Calabria Michele Di Bari, al commissario ad acta della sanità calabrese Massimo Scura e al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà.

 
Nella lettera l’organizzazione ricorda “alla FISH Calabria Onlus, aderiscono 35 organizzazioni di persone con disabilità e familiari, sette di queste sono reti regionali e 28 sono associazioni provinciali e territoriali, di queste 10 hanno la sede legale nella città metropolitana di Reggio Calabria”.Nel testo la Fish Calabria denuncia la “grave situazione di abbandono e di incertezza delle tante persone ricoverate nelle strutture alternative avviate proprio nel territorio reggino, nate da oltre 25 anni per dare una risposta alla situazione disumana che questi vivevano all’interno dell’ospedale psichiatrico della città. I malati ricoverati in queste strutture e le loro famiglie, vivono – è scritto nella nota – in una continua situazione di incertezza, sotto la minaccia di essere dimessi o trasferiti in altre realtà fuori regione. Tutto è bloccato, tutto è fermo nessuno che si preoccupi di intervenire per dare una doverosa risposta a questa situazione di grave degrado che ormai si protrae da tanto, troppo tempo. Oltretutto sono ormai diversi anni che, nonostante l’enorme bisogno e le tantissime domande, nessuna persona malata mentale viene più ricoverata in queste strutture, né tantomeno si sono create soluzioni per una adeguata assistenza domiciliare o territoriale. Le nuove emergenze vengono quindi dirottate fuori regione con un non indifferente aggravio dei costi. Fino a quando continuerà questa situazione? Quando si incomincerà a trattare le persone malate mentali come tali e non come fantasmi? Quando si riuscirà a dare loro la dignità che meritano? Anche noi chiediamo, come hanno già fatto tanti prima di noi, un intervento immediato – conclude la Fish Calabria Onlus – che finalmente possa dare quelle risposte adeguate alle tante persone che spesso, troppo spesso vengono ignorate”.

Articoli Correlati