Avvenire di Calabria

Martedì 5 novembre, la Federazione italiana dei settimanali cattolici è stata ricevuta in audizione informale in Parlamento

Fisc in Parlamento, si discute della distribuzione sul territorio

Redazione Web

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Martedì 5 novembre, la Federazione italiana dei settimanali cattolici è stata ricevuta in audizione informale dalla IX Commissione (Trasporti, poste e telecomunicazioni), insieme alla Fieg. Il tema posto all’ordine del giorno è stato l’esame dell’atto del Governo n. 128 “Schema di contratto di programma 2020-2024 tra il Ministero dello sviluppo economico e la società Poste Italiane SpA”. A rappresentare la Federazione sono intervenuti la vicepresidente Chiara Genisio, il vicepresidente don Enzo Gabrieli e il componente del Comitato Tecnico Consultivo Walter Matten.

«Riscontriamo settimanalmente - hanno riferito i rappresentanti della Fisc - da Nord a Sud continui disservizi. Mentre il contratto prevede che la consegna, secondo i termini prima indicati, avvenga per il 90% dei giornali, di fatto solo il 60-massimo 65% viene consegnato in regola. Il rimanente raggiunge l’abbonato con notevole ritardo, a volte anche di parecchi giorni. Denunciamo che non di rado alcune copie non vengono mai consegnate. Questo grave disservizio danneggia i nostri abbonati, che sempre più numerosi scelgono di non rinnovare l’abbonamento, avendo pagato in anticipo il giornale per poi non poterlo leggere nel giorno di uscita. Un gravo danno anche per le imprese editoriali che, non solo vengono sovente ritenute dal proprio lettore responsabili di questo disguido, e quindi con un calo di abbonati in un contesto già fortemente segnato dalla crisi del settore, ma che pagano in anticipo per un servizio che non viene svolto. Altro aggravio economico riguarda l’ambito pubblicitario, sempre più inserzionisti lamentano che per questo ritardo la loro pubblicità è meno efficace se non nulla. Non di rado ciò comporta una diminuzione degli introiti. In sostanza da Poste non viene rispettato il contratto sottoscritto con ciascuna azienda editoriale». Sul tema della distribuzione, quindi, si attendono maggiori risvolti.

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