Avvenire di Calabria

Ieri è stato reso pubblico il Decreto dell’elevazione a Basilica Minore alla presenza di monsignor Galatino

Gerace, Cattedrale elevata a Basilica minore

Giovanni Lucà

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Per quasi mille anni è stata la Cattedrale della diocesi di Gerace, fino al 1954, quando il vescovo Perantoni trasferì la sede episcopale a Locri. Da allora, comunque, è rimasta sempre per tutti la Cattedrale ed ha continuato ad ospitare le celebrazioni legate agli eventi diocesani più importanti. Ieri è stato reso pubblico il Decreto dell’elevazione a Basilica Minore di questo antico e storico tempio cristiano, alla presenza del vescovo Nunzio Galantino, presidente dell’Apsa (Amministrazione del patrimonio della sede apostolica), del vescovo di Locri-Gerace, Francesco Oliva, del clero diocesano e di tantissime autorità, con in testa il prefetto di Reggio Calabria, Michele di Bari.

Il vescovo Oliva ha esternato la gioia della Chiesa locale per questo dono che, ha detto, «è una responsabilità, un dono che rafforza il vincolo di comunione con la Chiesa di Roma e con il Santo Padre, che esalta la bellezza architettonica, la storia e la tradizione liturgica e spirituale di un bene dichiarato monumento nazionale». Il pastore della Chiesa locrese ha voluto sottolineare «il sentire ecumenico» che la comunità diocesana vive e respira soprattutto in questa chiesa, il cui altare dedicato all’unità dei cristiani è stato benedetto nel 1995 dal vescovo Bregantini e dal metropolita grecoortodosso d’Italia Gennadios, in occasione del 950° anniversario della sua dedicazione. Durante la celebrazione presieduta da Galantino sono stati ricordati i compiti, gli impegni e i doveri di ordine liturgico-pastorale e le concessioni annesse al titolo di Basilica minore. È stato letto anche il telegramma del segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin, nel quale è stato rimarcato «l’accresciuto prestigio dell’edificio sacro» assieme all’auspicio che «la provvida circostanza susciti nei credenti rinnovati propositi di comunione, di evangelizzazione e di coraggiosa testimonianza cristiana.

Il vescovo Galantino ha sottolineato che quello di Basilica «più che un titolo d’onore è un impegno, che va assolto con una vita liturgica e di carità più intense ed esemplari». Quindi ha rivolto un pensiero all’accoglienza dei più bisognosi, aggiungendo che «il titolo di Basilica minore va visto come un modo per sentirsi particolarmente chiamata a farsi portatrice del magistero del Papa. E sappiamo quanto esigente sia questo magistero soprattutto in questi ultimi tempi». Per l’occasione anche Poste italiane sono state presenti con un annullo filatelico speciale per ricordare lo storico evento.

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