Avvenire di Calabria

Dai risultati in Calabria ed Emilia-Romagna è chiaro come si stia tornando a un bipolarismo, seppur «imperfetto»

Giallorossi sconfitti in Calabria: «Sono mancate le ”sardine”»

Federico Minniti

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Più della metà degli elettori non sono andati alle urne in Calabria. Sono tante le chiavi di lettura, tra cui quelle di due Nicola: Irto (Partito Democratico), presidente del Consiglio regionale uscente, e Morra (Movimento Cinquestelle), presidente della Commissione parlamentare Antimafia. Due che rappresentano il volto vincente di due realtà sconfitte: uno, Irto, è il primo degli eletti in assoluto su tutto il territorio calabrese; mattatore di preferenze nella sua Reggio Calabria e uomo-forte del Pd; l'altro, Morra, ha scaricato in campagna elettorale Aiello, confermando di non averlo votato e rappresenta l'ala più ortodossa di un Movimento che dopo due anni di Governo sembra aver dilapidato il proprio patrimonio di preferenze.

Entrambi, però, focalizzano la loro attenzione sulla scarsa reazione della società civile. «In Calabria mancano le sardine», dice laconicamente Irto che approfondisce il suo ragionamento: «io spero che le sardine possano dare, anche in Calabria, un contributo. Perché anche quello potrebbe aiutare la nostra democrazia, la nostra Regione a non essere relegata agli ultimi posti, soprattutto nella partecipazione al voto e nella partecipazione al dibattito politico».

Morra, invece, imputa il «peccato originale» al suo stesso Movimento che avrebbe tradito il proprio elettorato, quelli del Vaffa Day. «Il nostro popolo non si e' sentito coinvolto anche perché non è stato coinvolto nelle decisioni che abbiamo preso. Se non a cose fatte. Anche questa storia del capo politico era stata l'attuale legge elettorale a obbligarci a indicare un capo politico, ma - sostiene il presidente della Commissione Antimafia - una volta terminati gli obblighi di legge, avremmo dovuto tornare immediatamente alla nostra storica architettura plurale, alla nostra classica biodiversità».
 
Un'analisi convergente. Dai risultati in Calabria ed Emilia-Romagna è chiaro come si stia tornando a un bipolarismo, seppur «imperfetto». Da un lato i sovranisti, dall'altro ciò che nascerà: dal nuovo partito di Zingaretti ai renziani, passando per quel che resta del M5s. E in tutto questo, il ruolo delle sardine (in attesa del congresso di marzo) sembra essere fondamentale.
 

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