Avvenire di Calabria

L'atleta paralimpica e deputata reggina denuncia l'immobilismo del Governo sul tema

Giusy Versace: «In tanti parlano di disabilità, ma si fa poco»

Redazione Web

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Non è un Paese per disabili. Specialmente in questa fase emergenziale: a denunciarlo è l'atleta paralimpica e deputata reggina, Giusy Versace. «In questo periodo di emergenza si porti a 500 euro la pensione di invalidità» ha detto durante un confronto Facebook con l'Anmic, l'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili, Ente riconosciuto con decreto del Presidente della Repubblica del 23 dicembre del 1978 a tutela delle persone con disabilità.

«Ho dialogato con i colleghi appartenenti alle altre forze politiche e poi col Presidente del Consiglio, che ha voluto tenere per sé la delega alla disabilità. L’ostacolo più grande – spiega – è stato non avere un costante interlocutore politico perché noi colleghi parlamentari possiamo trovarci d’accordo su tante cose, ma la verità è che poi bisogna essere concreti. Sono rimasta molto amareggiata dal fatto che ho sentito tante volte dire che le persone con disabilità sono al centro dell’agenda del premier, che sono in cima alla lista delle priorità, per poi scoprire che sono state lasciate indietro proprio nel momento di maggiore difficoltà. Il bonus di €600 a molti autonomi e partite IVA con disabilità di fatto non è stato ancora riconosciuto e abbiamo dovuto assistere a una partita di ping pong tra il Governo e l’INPS: uno diceva che era colpa dell’altro. Alla fine il problema non si è risolto, anzi si è aggiunto ad altri: l’assistenza domiciliare è stata sospesa, la didattica a distanza è stato un mezzo fallimento perché noi sappiamo che la disabilità ha particolari specificità ed esigenze. Ritengo che un provvedimento ad hoc sia essenziale più che mai in questo momento complicato. Si può raggiungere unendoci tutti insieme senza considerare l’appartenenza politica».

«Sono due anni – afferma Versace – che faccio emendamenti alla legge di bilancio chiedendone l’aumento, anche graduale. I 290 euro sono una somma ridicola così come è offensivo parlare di pensione. Più che altro, si tratta di un rimborso spese. Io, intanto, approfittando del Reddito di emergenza previsto dal Governo, ho già preparato un emendamento con cui chiedo che, quantomeno per il periodo dell’emergenza sanitaria e comunque fino alla fine del 2020, si valuti di integrare queste pensioni di invalidità per arrivare almeno a 500 euro. Si tratterebbe dell’inizio di una percorso che vorrei portare a regime».

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