Salute mentale e benessere biopsico-sociale e spirituale, al centro del progetto sul quale hanno lavorato nell'ultimo anno i rovers e le scolte del Clan "Montalto" del gruppo scout Agesci Reggio Calabria 1 del Duomo.
In questi mesi, il Clan Montalto del gruppo scout Agesci Rc 1, si è concentrato su un progetto, chiamato in linguaggio scout “Capitolo”, sul «fenomeno della Salute mentale». Per approfondire e far comprendere meglio ai ragazzi il tema, il Clan ha scelto di affidarsi alla dottoressa psicologa e psicoterapeuta Dominella Quagliata con cui è stato organizzato un incontro.
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Perché «fenomeno»? È stata la stessa Quagliata a chiarirlo: perché «è qualcosa che può essere osservato e studiato». Inoltre, ha aggiunto la psicologa, «sebbene sembri un fatto quasi tragico, gran parte della popolazione non risulta essere in “equilibrio” mentale». Da qui la domanda: «quando gli individui sono in salute mentale o, meglio, in equilibrio?».
Il concetto di salute e benessere coinvolge anche la sfera spirituale
Si parla di salute mentale - ha chiarito la dottoressa Quagliata - «quando viene soddisfatto l’approccio naturale a ciò che ci fa stare bene». Non esistono però categorie che «ci permettono di comprendere come stiamo: è un continuum». Quindi l’esempio: «immaginiamoci un segmento, che abbia per estremi la completa salute mentale da un lato e l’assoluta patologia dall’altro: ebbene, noi esseri umani, ci muoviamo lungo questo range. Basti pensare anche solo all’arco della giornata, quanti stati d’animo cambiamo e quanti stati fisici».
L’esperta si è soffermata, poi, sul concetto di salute non inteso nel suo significato esclusivamente meccanicistico e di «benessere biopsico- sociale-spirituale» che comprende la «consapevolezza di sé, il rapporto col trascendente, il senso della vita, l’etica (che sia propria o oggettiva), la religione». Così come, tra l'altro, riconosciuto dall'Oms attraverso la "Carta di Ottawa" del 1986.
Gli Scout a confronto con esperti e cittadini
Il Clan dell’Rc1 a conclusione del proprio progetto, e per sensibilizzare sul tema la cittadinanza, ha organizzato, per sabato 27 alle 16:30, presso cortile retrostante il Duomo, nei pressi del Museo diocesano, un incontro-dibattito, aperto a chiunque voglia prenderne parte. Ci sarà un’altra esperta, la dottoressa Nadia Carbone, psicologa e psicoterapeuta.
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In particolare, si parlerà della salute mentale in rapporto all’età dello sviluppo, alla genitorialità, come prevenire un malessere e come affrontarlo. Si cercherà di rispondere ai tanti dubbi e alle domane dei presenti, provando, inoltre, a risolvere l’enigma che ha accompagnato la riflessione degli Scout: «La salute mentale è un disturbo o no?».