Rilancio della Calabria possibile partendo dalle Grandi opere? Il Governo ci crede

Infrastrutture e sviluppo del territorio. Argomenti sempre “caldi” in Calabria. Un tema attuale, a ricordare il quale è stato il viceministro delle Infrastrutture, Edoardo Rixi. In riva allo Stretto a inizio della scorsa settimana, ha parlato di Ponte e non solo, martedì a Confindustria e, il giorno dopo, all’Università Mediterranea.

Grandi opere in Calabria, la scommessa del Governo

Dalla riqualificazione della strada statale 106, al rilancio dell’aeroporto dello Stretto, ma anche la «Calabria come terminal dell’hub infrastrutturale del Mediterraneo», alcuni dei temi che abbiamo approfondito a margine dei due eventi. Ve li proponiamo di seguito. Li abbiamo approfonditi anche durante l'ultimo appuntamento di "Good Morning Calabria" di cui potete 🎧ascoltare qui il podcast 👇

Ponte sullo Stretto, opera trainante?

Il collegamento stabile tra Calabria e Sicilia è un’opera avveniristica. Rilancerà non solo il Mezzogiorno. Nonostante fossimo partiti primi, altre nazioni hanno nel frattempo realizzato opere importanti. Per noi è fondamentale tornare a credere che anche nel sud Italia si possa investire. Se non lo pensa lo Stato è difficile che possano farlo gli investitori stranieri. La scommessa sul Ponte non può essere né di una forza politica né di un governo, ma di un intero Paese.

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Gioia Tauro, la nuova direttiva comunitaria Ets sulle emissioni rischia di penalizzare il porto in favore degli scali arabi?

Sulla questione, ci siamo confrontati con Msc, che è un grande armatore. Oggi il governo italiano è l’unico governo stabile in Europa, più di Germania e Francia. Abbiamo tutte le carte in regola per rivendicare le nostre posizioni e cambiare alcune dinamiche. Lo possiamo fare anche sulla direttiva Ets scongiurando il rischio che Gioia Tauro e gli altri porti del Mediterraneo possano soccombere a TangeriMed e Port Said. Su questo c’è grande convergenza con i principali armatori presenti attualmente proprio in Calabria, Msc e Grimaldi.

Aeroporto dello Stretto, a che punto siamo?

Sull’aeroporto di Reggio Calabria il Mit è impegnato per dare risposte concrete in tempi brevi. Enav ed Enac stanno elaborando una apposita procedura di avvicinamento pista da testare sia al simulatore, sia in volo.

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Un iter in linea con quanto detto dal ministro Salvini. Se i test daranno gli esiti positivi che auspichiamo, si potrà consentire una migliore operatività e capacità dello scalo e verificare la possibilità di incrementare i voli.

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Sulla Statale 106 si continua a morire. Quando un’arteria completamente moderna e sicura?

Nella legge di bilancio il Governo ha destinato 3 miliardi di euro per la statale 106. L’impegno è finire tutta la 106 fino a Reggio Calabria. È evidente che dal niente al tutto c’è di mezzo il lavorare. Le opere pubbliche non si fanno schioccando le dita, ma facendo lavorare e gestendo i cantieri in maniera che non si creino situazioni di opacità. Oggi credo che da questo punto di vista rispetto al passato sulla 106 i soldi ci sono e gli appalti stanno andando avanti. Analogo discorso si può fare anche per le ferrovie.

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PER APPROFONDIRE: Autonomia differenziata, al via l’esame in Senato: il dibattito “visto” dalla Calabria

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Autonomia differenziata. A mantener vivo il dibattito è il governatore della Calabria secondo cui i Lep vanno finanziati tutti. Da esponente leghista, quale la risposta di Rixi?

Con Occhiuto ci siamo sentiti anche durante le ore di mia permanenza in Calabria. Quello che a me interessa è che ogni regione è in grado di fare bene, lo debba fare a livello locale. Centralizzare tutto su Roma non è sempre utile. Dopodiché, se una regione ha bisogno di aiuto o non riesce a gestire una partita, può intervenire il governo. Ma il governo e le regioni devono essere una squadra, non sono due squadre diverse.