Avvenire di Calabria

Spezzo la loro presenza non è gradita, pur essendo una guida preziosa per chi non vede

I cani guida negli spazi pubblici, una presenza da tutelare

La legge ne garantisce l'accesso in tutti gli spazi pubblici delle nostre città

di Francesca Marino

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Il 16 ottobre si è celebrata la giornata nazionale del cane guida voluta fortemente nel 2006 dall’unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti per richiamare l’attenzione su questo prezioso amico per chi non vede. La persona affetta da cecità, sin da tempi lontani, si è dovuta ingegnare per fare fronte agli spostamenti con guide umane, bastoni, inizialmente di corniolo, ma anche del cane come migliore amico dell’uomo. Anche se l’impiego del cane, come guida riconosciuta del cieco, si è venuto affermando in tempi più recenti ad opera degli ex combattenti della grande guerra.


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Le prime testimonianze di persone cieche accompagnate dagli "amici" a quattro zampe risalgono al XVI secolo, anche se non riportato ufficialmente, già in tempi lontani il non vedente si faceva forza attraverso la compagnia del migliore amico dell’uomo. Ma, l’utilizzo ufficiale del cane come guida della persona non vedente ebbe inizio in Germania attorno al 1920 per poi diffondersi negli Usa ed infine in Gran Bretagna, dove i primi cani utilizzati per accompagnare i ciechi erano i pastori tedeschi. La prima scuola d’addestramento per cani guida in Europa nasce in Germania durante la Prima guerra mondiale per aiutare negli spostamenti i veterani di guerra che avevano perso la vista sul campo di battaglia.

Dorothy Harrison Eustis, un’allevatrice di cani d’origine americana residente in Svizzera contribuisce alla diffusione della buona prassi dell’utilizzo del cane come guida della persona cieca, attraverso uno scritto pubblicato sul “The Saturday Evening Post” nel 1927 che riportava una testimonianza su una scuola d’addestramento per cani guida a Potsdam in Germania. La testimonianza di incoraggiamento, non ci mise molto ad arrivare oltre oceano, tanto che nello stesso anno, il Senatore americano Thomas D. Schall dello Stato del Minnesota (Usa) fu affiancato nei suoi spostamenti da un cane guida, importato dalla Germania.

I cani come accompagnatori, non si diffusero facilmente, per convincere le istituzioni e l’opinione pubblica sulla loro abilità ed utilità, ci vollero delle vere e proprie campagne pubblicitarie, sia negli Usa che nel resto dell’Europa. Inizialmente, la razza utilizzata come cane guida era il pastore tedesco, ma dopo diverse prove, ad oggi, le razze più utilizzate, accanto ai pastori tedeschi sono i barbone per chi è allergico al pelo e su scala globale è il Labrador. Questa razza ha una grande varietà di stazze, è facile da mantenere dato il pelo corto, è generalmente sana e di temperamento mite.


PER APPROFONDIRE: Braille, quando gli unici ciechi sono gli indifferenti


Nel nostro Paese le principali scuole d’addestramento dei cani guida sono: scuola “Triveneta cani guida”, centro “Helen Keller” dell’Unione Italiana Ciechi” di Messina, “scuola nazionale cani guida per ciechi” di Scandicci, “Servizio cani guida dei Lions”. L’Uici con la giornata del cane guida del 16 ottobre intende ricordare il diritto all’accesso libero dei cani i supporto a chi ne ha necessità nelle nostre città, come sancito dalla legge n.37 del 1974, integrata e modificata dalle leggi n. 376/1988 e n. 60 del 2006, nonché la Legge del primo marzo 2006, n. 67 contro ogni forma di discriminazione connessa alla condizione di disabilità, disposizioni che consentono alla persona non vedente guidata dal proprio amico a quattro zampe di entrare in tutti i luoghi aperti al pubblico, andare a fare la spesa, accedere agli uffici pubblici, soggiornare in albergo, vivere la quotidianità come qualsiasi cittadino normodotato e salire sui mezzi di trasporto senza costi aggiuntivi e limitazioni della propria libertà ed autonomia.

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