Il Parco nazionale dell'Aspromonte vara il suo piano antincendio: avrà un valenza triennale e si avvarrà della collaborazione di dodici associazioni di volontariato e Protezione civile.
Monitorare, prevenire e intervenire tempestivamente per contrastare la piaga degli incendi boschivi. Nell’ambito del Piano Antincendio 2018-2022, l’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte ha le aree di competenza assegnate a dodici associazioni di volontariato e Protezione civile.
Le associazioni dovranno svolgere attività di avvistamento organizzata con personale a terra e di comunicazione agli enti preposti, allo scopo di ridurre potenziali minacce di incendi. L’Ente Parco Nazionale dell’Aspromonte - nell’attuare un’azione di sistema che coinvolge le associazioni di volontariato e di Protezione Civile del nostro territorio - consolida così forme di partecipazione attiva per la corretta fruizione dell’Area Protetta e la conservazione della biodiversità.
Le parole del presidente
«Nell’attuale contesto dei cambiamenti climatici in atto – ha dichiarato il presidente del Parco dell’Aspromonte Leo Autelitano - il problema degli incendi boschivi è destinato ad aggravarsi con eventi estremi che potrebbero susseguirsi con drammatica persistenza. In questo contesto è necessario la salvaguardia di boschi e alberi che rivestono un ruolo determinate nell’ecosistema naturalistico, insistendo con attività di prevenzione, monitoraggio e sorveglianza, distribuite lungo il perimetro dell’Area protetta».
«Il ruolo delle associazioni - ha concluso il presidente Autelitano - diviene basilare perché il monitoraggio e le segnalazioni tempestive di incendi permettono di intervenire prontamente prima che il fuoco aumenti forza e si propaghi con danni maggiori, andando a minacciare le aree più interne e preziose del Parco, dove è custodito l’enorme patrimonio naturalistico, floristico e faunistico».