Totò Schillaci: Catania (preside scuola Cep), “esempio di riscatto sociale e culturale per i ragazzi del quartiere”
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“Ogni anno anche nel nostro territorio, come altrove nel nostro Paese, si continuano a provocare incendi che non solo distruggono il nostro patrimonio agricolo e boschivo, ma che talvolta raggiungono anche le abitazioni, mettendo in pericolo la vita della gente. È un fenomeno vergognoso e grave, spesso sottovalutato nel sentire comune”. Lo scrive il vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino e vescovo di Anagni-Alatri, mons. Ambrogio Spreafico, nel suo messaggio alle due diocesi sull’emergenza incendi. “Da Amaseno fino a Fumone, come altrove, si reagisce in maniera rassegnata o fatalista: ‘Succede!’. Ragionando così, tuttavia, si rischia di essere involontariamente complici nella distruzione di questo territorio così bello, che è già in affanno per il ben noto inquinamento della terra, delle acque e dell’aria”.
Da parte del presule l’incoraggiamento a “vincere quel senso di impotenza di fronte ai roghi impegnandoci tutti ad essere custodi e pastori del creato”. “Spero, pertanto, che si possano individuare e fermare le persone che, accidentalmente o per scelta, innescano questi terribili incendi. Mi permetto di chiedere a tutti di vigilare e, soprattutto, di non rendersi complici in molti modi, anche con l’omertà, di tali atti”. Infine, mons. Spreafico esprime vicinanza a coloro che hanno subito danni e alle forze dell’ordine, soprattutto al Corpo dei Vigili del Fuoco, che “si prodiga con generosità perché le fiamme siano domate e perché non ci siano ulteriori vittime o danni”.
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