Avvenire di Calabria

Il nuovo commissario per l'attuazione del Piano di rientro della sanità calabrese è arrivato in regione

Inizia l’era Cotticelli: «Sarà la gestione della legalità»

Redazione Web

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“Questa sarà una gestione della legalità e dell’impegno per garantire i diritti della gente”. Lo ha detto il nuovo commissario per l’attuazione del Piano di rientro della sanità calabrese, Saverio Cotticelli, parlando con i giornalisti all’atto del suo insediamento alla Regione. Con il sub commissario Thomas Schael, Cotticelli ha incontrato, ieri mattina, nella sede della Giunta i rappresentanti della Regione come primo atto di insediamento in Calabria. A ricevere Cotticelli e Schael, per un primo confronto durato circa un’ora, sono stati, tra gli altri, il delegato per le politiche sanitarie del presidente della Giunta, Franco Pacenza, l’assessore regionale all’Urbanistica, Franco Rossi, e il direttore generale del Dipartimento Tutela della salute, Antonio Belcastro. Non era, ovviamente, presente il governatore Mario Oliverio, all’obbligo di dimora nel suo comune di residenza, San Giovanni in Fiore, per il suo coinvolgimento in un’inchiesta della magistratura, ma il commissario Cotticelli ha manifestato l’intenzione di incontrare, al più presto, il governatore calabrese. Dopo la riunione, definita dai partecipanti “molto cordiale”, Cotticelli e Schael si sono recati negli uffici del Dipartimento regionale Tutela della Salute per la consegna al commissario della lettera di insediamento ufficiale. Il passaggio di consegne tra il nuovo commissario Cotticelli e il predecessore, Massimo Scura, è previsto nella giornata di domani. Legalità, dunque, come primo obiettivo perla sanità calabrese. Rientra in questa logica l’incontro con il procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri. “Sono già stato dal procuratore Gratteri, è la prima stanza in cui sono entrato” ha detto Cotticelli. “Da vecchio carabiniere – ha proseguito il commissario Cotticelli – ho sempre avuto un interlocutore solo: la legge e la magistratura. Spesso dove c’è inefficienza c’è illegalità, ma ancora non lo posso affermare perché non conosco le carte. Le leggerò da oggi in poi”. “Sono consapevole – ha esordito – della difficoltà della sfida. Non ho avuto ancora modo di visionate tutte le carte, lo farò da oggi in poi. I 22 punti del mio mandato racchiudono una sola cosa: ridare il diritto alla salute ai calabresi, attraverso la gestione economica e legale degli istituti, dei nosocomi, delle cliniche, dei laboratori. Tutto ciò che attiene alla sanità – ha proseguito il commissario Cotticelli – dev’essere fatto alla luce della legge. Io sono figlio del popolo, al popolo bisogna dare la salute e la dignità: se non c’è salute e non c’è diritto alla cura non c’è dignità”. Il commissario della sanità calabrese si è poi detto “ottimista, lo sono sempre, altrimenti non sarei qui. Ho fatto il carabiniere per 47 anni, ho girato per tutt’Italia, sono stato all’estero, in zone di guerra. La cosa bella è l’idealità che c’è dietro questo incarico: dare diritti alla gente. Non conosco la Calabria, ma cercherò di dare tutto me stesso”. Alla richiesta dei giornalisti di commentare l’eredità del precedente commissario, Massimo Scura, Cotticelli ha detto: “Non la conosco, sono appena arrivato, non mi permetto di giudicare il lavoro del mio predecessore. Non è etico e non è corretto, non lo farò mai”. Quanto alla sede dell’ufficio del commissario, finora localizzata in un immobile nel centro di Catanzaro, Cotticelli ha auspicato il ritorno nella sede della Regione. Il nuovo commissario della sanità calabrese ha poi osservato: “Ci appoggeremo all’Arma dei carabinieri, alla Polizia di Stato, alla Guardai di Finanza, e a tutti gli enti dello Stato, per fare sistema tutti insieme, per ottenere qualcosa. Credo che nella legalità i risultati si ottengono. Questa – ha concluso Cotticelli – sarà una gestione della legalità, dell’impegno per garantire i diritti della gente. Io sono una persona trasparente e con la trasparenza lavoreremo. Chi non è trasparente – ha concluso Cotticelli – si farà male”.

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