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La comunità diocesana di Reggio Calabria - Bova esprime la propria solidarietà al Magnifico Rettore dell'Università per stranieri "Dante Alighieri", Antonino Zumbo, all'indomani dell'increscioso e vile atto intimidatorio subito.
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In particolare, l'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria-Bova e presidente della Conferenza episcopale calabra, monsignor Fortunato Morrone - condannando il fatto accaduto - esprime la propria vicinanza al noto accademico reggino.
Stimato docente di Storia della tradizione classica nelle letterature moderne, Zumbo ha rinvigorito e rilanciato l'azione formativa della "Dante Alighieri", autentico presidio socio-culturale del contesto metropolitano reggino e punto di riferimento accademico a livello nazionale e internazionale.
Incoraggiando il Magnifico Rettore nella prosecuzione della sua preziosa azione formativa ed educativa volta all'accoglienza e all'inclusività, l'arcivescovo Morrone e l'arcidiocesi tutta auspicano che le forze inquirenti facciano pronta chiarezza sull'accaduto invitando la comunità a riflettere sul vile gesto e a proporre modelli educativi evangelicamente ispirati.
Anche l’Istituto diocesano di formazione sociopolitico “Monsignor Lanza” di Reggio Calabria, esprime rammarico e ferma condanna per il vile gesto compiuto ai danni del Magnifico Rettore dell’Università per stranieri. «Siamo stanchi dei doverosi messaggi di solidarietà, stanchi della triste girandola di commenti e di apprezzabile vicinanza, siamo stanchi del nostro stesso dolore», si legge in una nota. «Siamo stanchi del ritorno, uguale a sé stesso, dell'ennesimo atto intimidatorio, dell'ennesima umiliazione per Reggio. Ora è toccato al Rettore professor Antonino Zumbo dell’Università Dante Alighieri; è toccato al rappresentante di un’Istituzione culturale e di formazione fare i conti con la violenza becera della sottocultura criminale», prosegue la nota dell’Istituto diocesano.
«Bruciare e incendiare (in questo caso un'autovettura) significa minacciare e tentare di fiaccare gli animi che non si arrendono a questo "destino", a questo fuoco maledetto. Gli uomini liberi come il professor Zumbo – ancora l’Istituto “Lanza” – sapranno reagire da par loro, continueranno a resistere e ad opporre “Nonviolenza” e “Apertura” dove cerca sempre più di imporsi sopruso e chiusura coatta».
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«Per noi tutti – conclude il messaggio – si palesa la scelta di sempre, la decisione originaria, la ribellione contro ogni stanchezza: per il "Bene Comune" contro il miserabile scatafascio delle consorterie illegali. Anche e soprattutto questo significa "formazione politica" nella nostra Città, a questo dedicheremo il nostro impegno nel prossimo corso della Scuola “Monsignor Lanza”.
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