Avvenire di Calabria

Calabria nelle retrovie, ma il museo di Reggio Calabria cresce

Italia, nel 2016 boom di visitatori nei musei

Francesco Bolognese

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Più d’uno, in un recente passato, sosteneva la tesi che “con la cultura” non si mangia. Forse per giustificare i tagli alla cultura o forse per mera incompetenza. A vedere gli ultimi dati divulgati dal ministero dei beni culturali qualche perplessità (è un eufemismo) sorge. Gli ingressi nei musei italiani “sono stati, lo scorso anno, 44,5 milioni”! Ciò ha generato incassi “per oltre 172 milioni di euro, con un incremento rispettivamente del 4% e del 12% rispetto al 2015 che corrispondono a 1,2milioni di visitatori in più e a maggiori incassi per 18,5 milioni di euro”. “Si tratta, ha commentato il ministro, del terzo anno consecutivo di crescita per i musei statali, che da 38 milioni di biglietti nel 2013 sono passati a 44,5 milioni nel 2016: 6 milioni di visitatori in più in un triennio che rappresentano un incremento del 15% nel periodo considerato e hanno portato a un aumento degli incassi pari a 45 milioni”. Ingenti risorse che, a detta dell’uomo di governo, “torneranno interamente ai musei secondo un sistema che premia le migliori gestioni e al contempo garantisce le piccole realtà”. C’è una “geografia” della cultura, fatta salva l’eccezione Campania, come vedremo più avanti. “Le sei regioni con il maggior numero di visitatori nei musei statali sono: il Lazio (19.653.167), la Campania (8.075.331), la Toscana (6.394.728), il Piemonte (2.464.023), la Lombardia (1.791.931) e il Friuli Venezia Giulia (1.198.771)”. Le ultime sei sono nell’ordine: “SARDEGNA 478.030, CALABRIA 409.957, UMBRIA 250.526, BASILICATA 235.672, LIGURIA 137.777, ABRUZZO 137.164 (fonte Mibact – UfficioStatistica 2016, dati provvisori, suscettibili di variazioni)”. Secondo il ministero, “le regioni con i tassi di crescita più elevati sono: Piemonte (+31,4%), Calabria (+17,6%), Liguria (+17,5%), Veneto (+17%), Campania (+14,2%) e Lombardia (+8,3%)”. Gli incrementi “più marcati tra i musei”, vedono, tra gli altri, “diverse realtà rilanciate dalle nuove direzioni autonome come: “La Venaria Reale (+71% di visitatori), il Museo di Palazzo Ducale a Mantova (+51% di ingressi), la Reggia di Caserta (+37% di visitatori), il Museo di Capodimonte e il Museo di Castel Sant’Elmo a Napoli (entrambi con un +33% di pubblico), il Castello di Racconigi (+32% di ingressi), il Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria (+28% di visitatori)”. I giacimenti culturali nello stivale sono molteplici e poco valorizzati, agli enti locali, ma non solo, il compito di farli “brillare”.

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