Avvenire di Calabria

Il Belpaese è la prima nazione al mondo a scegliere la linea dura per tutto il territorio

Italia «zona protetta»: ecco come comportarsi fino al 3 aprile

Giuseppe Iero

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Coronavirus, cosa possiamo fare fino al 3 aprile? Questa la domanda di tanti italiani, dopo l'estensione del Dpcm del 10 marzo firmata dal premier Conte. 

DALL'ESTERO - Rispettare le regole è fondamentale. Non sono mancate le bordate dalla stampa internazionale. Articolo al vetriolo, infatti, sul New York Times. Il quotidiano americano ci considera un popolo incapace di seguire le regole, persino quelle che imporrebbe il buonsenso, un popolo che prende le leggi come un ostacolo da aggirare, persino in momenti drammatici come quelli che sta attraversando il Paese. Il riferimento è alle continue violazioni delle zone rosse istituite per arginare il dilagare del Coronavirus e le fughe dalle zone del contagio che si sono verificate nelle scorse ore. L’articolo è un resoconto di quanto accaduto nelle ultime 72 ore, con un excursus sui “furbi” che pensano di arginare facilmente la burocrazia. Non solo il New York Times ma anche The Guardian ha centrato il punto di un paese che non rispetta le regole imposte dal Governo in un momento di crisi come questo.

IN CALABRIA - Un commento che purtroppo trova riscontro nella realtà che viviamo in questo primo giorno di quarantena collettiva. In queste ore si è scatenato il panico anche a Reggio Calabria con generi alimentari presi d'assalto. L'invito è alla responsabilità, invitando i cittadini a informarsi soltanto dalle testate accreditate e non da fake news e catene di WhatsApp che stanno scatenando la psicosi su tutto il territorio nazionale.

I CONSIGLI - Quindi, ecco un rapido vademecum con alcune domande frequenti alle quali proveremo a rispondere.
  • Quale distanza devo tenere dalle altre persone? Almeno un metro;
  • Se ho la febbre? Sopra i 37,5 ° C, chiamare il medico di base, stando in casa e NON andare al Pronto Soccorso;
  • Posso andare in altri comuni? Assolutamento NO, salvo situazioni di necessità;

  • Posso muovermi per motivi sanitari? Sì, sempre;

  • Posso spostarmi per lavoro? Anche in un altro comune? Sì, gli spostamenti per motivi lavorativi sono consentiti. Negli spostamenti per lavoro, tra Comuni diversi, è bene avere con sé l'autocertificazione (clicca quì per scaricarla);

  • Sono fuori regione, posso rientrare al mio domicilio? Sì, sono consentiti i rientri al proprio domicilio (se rientri dalla Lombardia e dalle 11 province prima indicate come zone rosse, ecco come comportarti in Calabria: clicca quì);

  • Chi deve assolutamente stare in casa? Anziani e persone immunodepresse o con patologie;

  • Messe e altre funzioni religiose si svolgeranno? Purtroppo no;

  • Bar, gelaterie, ristoranti possono rimanere aperti? Sì, dalle 6 alle 18, ma nel rispetto della distanza di un metro fra i clienti;

  • I Centri commerciali sono aperti? Sì, rimarranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi;

  • Farmacie e parafarmacie? Aperte normalmente;

  • Asili, scuole, Università? Chiusi fino al 3 aprile;

  • Riunioni, convegni, eventi, manifestazioni? Vietati;

  • Pub, cinema, palestre, piscine, discoteche, musei, biblioteca? Chiusi

  • Uffici comunali? Quasi tutti i servizi sono fruibili online. Sono garantiti i servizi essenziali e urgenti;

  • Posso fare la spesa? Sì, una persona per famiglia mantenendo un metro di distanza gli uni dagli altri; in ogni caso i supermercati resteranno chiusi nel week-end.
  • I corrieri merci possono circolare? Assolutamente sì.

  • Posso andare a mangiare dai parenti? Non è uno spostamento necessario. La logica del decreto è quella di stare il più possibile nella propria abitazione per evitare che il contagio si diffonda;
  • Posso uscire a fare una passeggiata coi bambini? Sì, in posti dove non c'è assembramento e mantenendo sempre le distanze. 
  • Posso andare ad assistere i miei cari anziani non autosufficienti? Questa è una condizione di necessità. Ricordate però che gli anziani sono le persone più a rischio, quindi cercate di proteggere il contagio il più possibile.

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