Avvenire di Calabria

In occasione della sesta edizione de La lunga notte delle chiese dedicata al tema delle ‘fragilità’, il Museo diocesano espone il San Prospero

La «Lunga notte delle chiese» al Museo diocesano “Aurelio Sorrentino”

di Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

4 giugno 2021: il Museo diocesano aderisce alla Lunga notte delle chiese. In occasione della sesta edizione de La lunga notte delle chiese dedicata al tema delle ‘fragilità’, il Museo diocesano espone per la prima volta al pubblico un dipinto che nel 1910 espresse la concreta solidarietà della comunità di Reggio Emilia in favore del popolo reggino travolto dal sisma del 1908.


Non perdere i nostri aggiornamenti, segui il nostro canale Telegram: VAI AL CANALE


Si tratta dell’opera raffigurante San Prospero realizzata nel 1910 dal pittore emiliano Cirillo Manicardi su commissione di mons. Emilio Cottafavi, inviato a Reggio Calabria da papa Pio X per realizzarvi un villaggio di abitazioni prefabbricate ed una chiesa baracca dedicata al Santo patrono di Reggio Emilia.

Il tema ufficiale della sesta edizione de La lunga notte delle chiese, promossa con il patrocinio, tra gli altri, del Pontificio Consiglio della Cultura e del Senato della Repubblica, avrà come parola chiave ‘fragili’e l'interrogativo attorno al quale proporrà una riflessione sarà "Ed io avrò cura di te?".

Cosa ci ha insegnato il Covid? Sicuramente ci ha permesso di capire che non possiamo essere egocentrici, che, come dice Papa Francesco, “nessuno si salva da solo, che siamo tutti sulla stessa barca”, che l’unica strada possibile l’incontro con l’altro e la costruzione di un cammino comune.

Dobbiamo ricostruire una società a partire da uomini e donne che fanno propria la fragilità degli altri e che non guardano solo a sè stessi, ma sono pronti a soccorrere chi ha bisogno.

In questo contesto quella che il dipinto di San Prospero esprime è una storia di arte e solidarietà nazionale che è testimonianza autentica di soccorso alle fragilità.

La racconteremo venerdì 4 giugno nell’ambito di due visite guidate gratuite, rispettivamente, alle 11 e alle 15,30 (consigliata la prenotazione al n. 3387554386).

Il Museo diocesano sarà aperto al pubblico, orario continuato, dalle 9 alle 13.

Articoli Correlati