Avvenire di Calabria

In occasione dell'ammissione agli Ordini di Sacri di alcuni seminaristi, la venerata Effigie è stata trasferita dal Seminario per commemorare il ventesimo anno da quando fu donata

La Madonna del Fiat in Duomo per le ammissioni agli Ordini Sacri

Tatiana Muraca

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Grande festa giovedì in Cattedrale, dove in occasione della Solennità dell’Annunciazione, l’amministratore apostolico, l’arcivescovo Giuseppe Fiorini Morosini ha ammesso agli Ordini del diaconato e del presbiterato i seminaristi Matteo De Pietro e Maurizio Demetrio, entrambi della parrocchia di Santo Stefano da Nicea in Archi, Giuseppe Stranieri della parrocchia di San Paolo alla Rotonda, Francois Ratsimbazafy e Ferdinand Razafimamonjy Onjaniaina della diocesi di Morondava, in Madagascar. Sono stati invitati a presenziare al Duomo anche tutti gli ex alunni del Seminario arcivescovile “Pio XI” di Reggio Calabria, alla presenza della venerata Icona della Madre del Fiat, trasferita per l’occasione in Cattedrale e arricchita di piccole “spille” in pietre preziose regalate dagli attuali seminaristi ed educatori. Un modo, questo, per commemorare il ventesimo anno da quando l’Icona fu scritta e donata al Seminario. Ed è proprio ai seminaristi che l’arcivescovo Morosini si rivolge, riprendendo le parole della liturgia del giorno: «Sul rotolo del Libro è scritto», una citazione che tutte le volte Gesù riprende volendo chiarire gli annunci della Passione o volendo spiegare ai discepoli il mistero della Resurrezione.

«Questo “sta scritto” – continua Morosini - non è la fatalità che si impone, ma la consapevolezza di Gesù della missione che il Padre gli ha dato». Considerato questo importante presupposto di fede, il presule si rivolge ai giovani che in Cattedrale sono stati ammessi agli Ordini sacri, nel dire che «se maturate la vostra consacrazione davanti alla Madonna del Fiat, significa che avete raggiunto la maturità spirituale mediante la quale riconoscete che quel “si” che dite, è scoperto come progetto di Dio per voi».

«La consapevolezza che la vostra vocazione era scritta da sempre – aggiunge - vi dà la forza di resistere al male e alla tentazione». È a questo punto che Morosini, continuando a rivolgersi ai giovani seminaristi, li invita a camminare sempre alla luce del quel «Sta scritto», così come ha camminato Gesù, «il quale entrando nel mondo dice al Padre: “Vengo nel fare la tua volontà”». E lo stesso lo si può dire della Vergine Santissima: «Maria ai piedi della croce doveva esserci, perché consumava quel Fiat». Con questi esempi supremi di fede, monsignor Morosini rivolge un augurio, affinché ciascuno dei giovani presenti alla Solenne celebrazione, nella propria esperienza personale e spirituale, possa seguire sempre il Signore e ringraziare la Vergine Santissima che in tutti questi anni ha guidato il Seminario, «lo ha protetto e lo ha illuminato con la luce del suo Fiat. Che le stelle che offrite questa sera alla Vergine – parole del vescovo - possano essere nuove luci che potranno accendersi sul vostro cammino e su quello del nostro amato Seminario, perché possa sempre seguire la strada che affonda le sue radici nel Vangelo di Cristo»

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