Accoglienza, «Il modello Riace non era criminale»
Importante sentenza in appello nel processo che vedeva alla sbarra l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano e il “suo” modello d’accoglienza. La procura generale aveva chiesto 10 anni di reclusione.
La Procura della Repubblica di Locri ha chiesto il rinvio a giudizio per Domenico Lucano, sindaco sospeso di Riace, sottoposto attualmente al provvedimento di divieto di dimora nel piccolo centro della Locride divenuto modello di accoglienza per i migranti. Oltre a Lucano la richiesta riguarda altri 29 indagati nell'operazione Xenia. L'udienza preliminare davanti al Gup di Locri Amelia Monteleone è fissata per il primo aprile.
Importante sentenza in appello nel processo che vedeva alla sbarra l’ex sindaco di Riace, Mimmo Lucano e il “suo” modello d’accoglienza. La procura generale aveva chiesto 10 anni di reclusione.
Era il 16 agosto del 1972 quando al largo delle coste di Riace, in Calabria, dopo una segnalazione del sub Stefano Mariottini, i carabinieri riportavano alla luce due statue uniche al mondo, i Bronzi di Riace.
Tra le pagine dei giudici emerge una figura cinica del politico: «Piuttosto che restituire ciò che veniva versato, aveva pensato di reinvestire in forma privata gran parte di quelle risorse».
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