Proseguono i lavori per il nuovo Parco urbano di Pentimele
Una superficie complessiva quella dell’ex Fiera di Pentimele di 33mila metri quadri, di cui oltre
Pubblichiamo la storia di una giovane che è uscita dal tunnel del consumo di sostanze stupefacenti:
di Alessia R. - Vengo da una famigia in cui ci sono stati diversi problemi, i quali sono stati la causa scatenante di tutte le mie ribellioni adolescenziali. Fin dall’età di 12 anni ho iniziato ad uscire e fare molto tardi la notte. Ho iniziato a frequentare una cerchia di ragazzi che conducevano una vita molto disordinata: si drogavano, bevevano, fumavano. E anche la mia vita era diventata come la loro.
Un ragazzo di questa compagnia era il mio fidanzato, anche lui faceva uso di sostante stupefacenti, e tutti insieme non conoscevamo altro “divertimento” se non ubriacarsi e drogarsi. Più frequentavo loro, più io cambiavo interiormente ed esteriormente: mi consideravo una ragazza “dark– emo” in quanto i miei modi di vestire erano solo il nero, le borchie, il trucco eccessivo. Vestiti molto scollati per mettere il mio corpo in mostra per attirare i ragazzi.
Consideravo gli altri inferiori a me, giudicavo e criticavo tutti e tutto. Ho toccato davvero il fondo; mi sentivo così infelice, vuota, triste, sporca, insoddisfatta. Due episodi però hanno ravvivato la mia coscienza. Il primo è stata una sera, erano le 4 di notte: il mio ragazzo era andato a spacciare, ed io ero l’unica ragazza rimasta in mezzo a tutti quei ragazzi che si drogavavo – ricordo che uno aveva persino gli arresti domiciliari ed era uscito di nascosto – in quel momento mi sono detta: «Alessia, ma dove sei? cosa stai facendo? Come ti sei ridotta?».
Uno stato d’animo che ha incrociato gli occhi di mia madre: ero tornata a casa così ubriaca da non capire niente. Appena entrata in casa, io e mia madre ci incrociammo con lo sguardo.
Non mi disse nulla, ma il suo sguardo mi aveva parlato. Da qui inizia la mia seconda fase: avevo 17 anni, avevo cambiato i professori essendo stata bocciata, e ricordo che mi aveva profondamente colpita il mio professore di religione, era un sacerdote gesuita.
Ricordo il giorno: era il 26 novembre del 2009, quel pomeriggio ero andata a parlare con lui, e lì ho incontrato il Signore. La mia personale «caduta da cavallo »: mi sono sentita profondamente amata da Dio che è mio Padre. Cosi da quel momento ho iniziato a cercarlo con la preghiera, iniziandomi a confessare regolamente, ad andare a messa.
In un venerdì di quaresima dell’anno successivo ho vissuto l’ora di adorazione comunitaria in parrocchia: quella sera ho scoperto chi è Gesù Eucarestia e me ne sono innamorata.
Inoltre grazie a Medjugorie e al Movimento dei Focolari ho scoperto un’iniziativa chiamata “Cuori Puri”, che promuove la castità tra i giovani.
E proprio durante un ritiro dei “Cuori Puri” ho conosciuto un ragazzo con il quale condivido la fede e la scelta di castità fino al matrimonio, nostra meta e sogno che presto presto speriamo di realizzarlo in Dio.
Una superficie complessiva quella dell’ex Fiera di Pentimele di 33mila metri quadri, di cui oltre
La Banca d’Italia ha diffuso il rapporto sull’aggiornamento congiunturale dell’economia calabrese.
Monsignor Alberti, vescovo di Oppido-Palmi, ha guidato la riflessione e la preghiera attraverso un percorso che ha affrontato più “tappe”.