Avvenire di Calabria

Lettera aperta sarcastica da parte dell'Associazione Genitori di Bambini e Adulti Disabili onlus

L’Agedi scrive a Babbo Natale: «Puoi fare qualcosa tu?»

Redazione Web

Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram
Share on facebook
Share on twitter
Share on whatsapp
Share on telegram

Ancora un denuncia da parte dell'Agedi, l'Associazione Genitori di Bambini e Adulti Disabili onlus, che - in occasione delle ormai prossime festività natalizie - ha deciso di scrivere la consueta «letterina a Babbo Natale» per richiedere, come dono, la tutela dei diritti dei propri figli. Immancabile, come incipit, il «Caro Babbo Natale» che apre a una serie di riflessioni dell'associazione guidata da Mirella Gangeri. «Siamo a dicembre 2019 - si legge nella lettera aperta diffusa ai media locali - ed ancora silenzio assoluto da parte del Comune Reggio Calabria sul fronte del Bando per il Servizio di Trasporto alle persone disabili, riferito all’anno che ormai volge al termine. Ricordiamo che il servizio si colloca nell’ambito degli interventi a favore delle persone disabili, nel rispetto di quanto stabilito dall’articolo 8 (comma 1, lettera g) e dall’articolo 26 (comma 2) della legge 104 del 1992».

 
«Nel frattempo, le famiglie, hanno passato un anno ad organizzarsi, accompagnare figli e parenti anche da zone difficilmente raggiungibili, verso scuole, centri di riabilitazione, centri di aggregazione. Parliamo di quelle famiglie con genitori anziani, nuclei monoparentali, padri e madri sprovvisti di automezzi, famiglie con entrambi i genitori lavoratori, nuclei con più figli disabili. Famiglie - scrivono dall'Agedi - che hanno anticipato spese, persone che si sono “affidate” a servizi a pagamento o a privati non autorizzati o ancora ad amici che hanno fatto loro una cortesia. Il bisogno e la necessità, molto spesso, sono causa di scelte anche azzardate. La dignità viene messa da parte, calpestata, per il benessere dei propri figli che altrimenti rimarrebbero isolati tra le mura domestiche, con il rischio non solo di veder annullati i propri progressi, ma di un vero e proprio peggioramento della loro disabilità».
 
Nella loro missiva sarcastica indirizzata ad un Santa Claus, molto avvezzo di amministrazione pubblica, i genitori evidenziano come «vale appena la pena ricordarti che, nel 2018, il bando è stato pubblicato con notevole ritardo, nel mese di novembre e ancora le famiglie attendono il rimborso delle spese sostenute. Lo stesso, inoltre, non teneva in considerazione la normativa vigente in materia di Isee socio-sanitario, cosiddetto ristretto, per le persone disabili maggiorenni. Normativa nazionale a cui il Comune di Reggio Calabria si è adeguato, con un ritardo di ben cinque anni, con una nota del Settore Welfare del 16 ottobre e senza dare alcuna garanzia rispetto al passato».

«Caro Babbo Natale, l’anno volge al termine e sarebbe giusto e legittimo che gli Amministratori, ottemperassero ai propri doveri istituzionali puoi fare qualcosa tu? - si interrogano amaramente - Magari rinfrescargli la memoria? Essere considerati invisibili, avere l’impressione che la nostra voce non venga ascoltata, che le decisioni vengano prese senza chiedere l’opinione delle associazioni o che tutto avanzi come su un binario a senso unico che travolge i diritti dei più deboli, getta nella disperazione, colpisce più di un pugno allo stomaco, butta al tappeto. Ma noi genitori - chiosano dall'Agedi - siamo guerrieri, siamo pugili che si rialzano ad ogni colpo inferto, fino a quando avremo respiro».

Articoli Correlati