Avvenire di Calabria

L’iniziativa sostenuta dalla Caritas italiana ha una durata di 12 mesi e andrà ad interessare sei immigrati sul territorio diocesano

Lamezia, al via in diocesi il progetto d’integrazione «Apri»

Redazione Web

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La Caritas italiana sostiene il progetto “Apri”, che vuole garantire l’accompagnamento e l’integrazione ai migranti in difficoltà sul territorio. Papa Francesco era stato il primo a suggerire il nome dell’iniziativa, orientandosi su quattro verbi che suggeriscono la modalità d’azione ispiratrice del progetto: accogliere, proteggere, promuovere e integrare.
L’iniziativa ha una durata di 12 mesi e andrà ad interessare sei immigrati sul territorio diocesano, supportati da famiglie “tutor” resesi disponibili insieme agli operatori della Caritas diocesana. Questo è un importante, traguardo, che si raggiunge dopo lo stop forzato dovuto al lockdown, durante cui molti percorsi di integrazione si sono dovuti interrompere; inoltre, gli interventi di sostengo al reddito vedono purtroppo diverse categorie escluse.
Adesso, però, chi si impegnerà in prima persona nel progetto darà il suo supporto nel cammino di promozione ed integrazione delle persone immigrate, assegnando centralità alla comunità intesa come sistema di relazioni in grado di supportare il processo di inclusione sociale e lavorativa delle persone.
Ogni famiglia "tutor" sarà espressione della comunità parrocchiale, avrà un ruolo importante nel raggiungimento degli obiettivi, in quanto sarà un punto di riferimento nel cammino d'integrazione.
La Diocesi di Lamezia Terme mira a raggiungere ogni obiettivo prefissato dal progetto “Apri”, promuovendo una cultura dell’inclusione, capace di avviare processi di buone relazioni tra persone di culture e religioni diverse, per una nuova umanità solidale.

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