Avvenire di Calabria

Prova stratosferica di Alex Legion (37 punti) in una gara a rotazioni ridotte

L’anima Viola vince al fotofinish con Treviglio (90-88)

Federico Minniti

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La Viola per ritrovare il successo interno, Treviglio per riscattare la cocente sconfitta interna contro l’Unicusano Roma in una sfida che può ridare spinta propulsiva a entrambe le formazioni. 

Le scelte. Viola-young di Paternoster con la coppia di esterni Caroti e Taflaj, coadiuvati dai tre tenori Legion-Fabi-Radic. Vertemati risponde con lo starting five: Marini, Marino, Sokoras, Sollazzo e Nwohuocha.

Primo periodo. Treviglio parte col coltello tra i denti per via di una difesa fatta di cambi continui, ma la Viola non è da meno con una lotta al millimetro su ogni pallone. Ne ha la meglio l’intensità rispetto allo show-time, ma è una partita a scacchi bellissima. Taflaj e Radic in difesa sono due leoni, Caroti si mette in proprio con due triple consecutive, per il primo vantaggio neroarancio (11-8), che allungano grazie dall’esecuzione chirurgica di Fabi dai 6,25 m, fatto raro al PalaCalafiore. Negli uomini in canotta blu gira la ruota e dalla panchina, Vertemati, pesca Genovese, autore di 8 punti in fila per gli ospiti. Paternoster alza il quintetto con l’ingresso di Fallucca e Lupusor per Taflaj e Caroti favorendo due realizzazioni consecutive in isolamento di Alex Legion. 24-19 al primo intervallo, con una Viola che sotto il profilo dell’intensità convince.

Secondo periodo. Si rientra in campo con lo stesso cliché tattico, da un lato Fallucca si conquista due liberi che realizza, dall’altra Marini trova la bomba dall’angolo (26-22). Primo tentativo di strappo della Viola con un parziale di 11-2 firmato da Legion, Caroti e Fabi che costringe al time-out Vertemati sul 37-24. Sorokas continua il digiuno (0/2 ai liberi), interrotto dal decimo punto di Genovese in contropiede. Spegne gli entusiasmi la tripla sulla sirena di Legion a cui replica Sollazzo sempre da tre, tenendo botta sul 40-29. La partita torna sui binari della lotta su ogni pallone e la Viola mantiene un buon bottino di vantaggio, grazie a un ispiratissimo Legion (46-35). Due amnesie offensive di Radic e della guardia statunitense spianano la strada a un mini-break di Treviglio, 5-0, tutto sulle spalle di Marino e Sollazzo che riducono il gap per il 46-40.

Intervallo lungo. L’impressione è che questa Viola abbia finalmente capito «chi deve fare cosa» e questa è una buona notizia. Così come sono chiare le gerarchie interne che escludono Micevic e Guaccio (scelta tecnica) dalle rotazioni con Maruli tenuto a riposo precauzionale. Il black-out finale offusca una performance, soprattutto difensiva, di buon livello. Sugli scudi Alex Legion (19 punti col 70% dal campo) e Lorenzo Caroti (9 punti e 4 assist). Treviglio è squadra che non molla mai e ha il coraggio di ingaggiare una sfida alla lunga distanza veleggiando sopra gli ottanta punti complessivi, grazie al talento di Tommaso Marino (14 punti), la solidità di Adam Sollazzo (12 punti con l’80% dal campo) e il sorprendente innesto di Salvatore Genovese (10 punti).

Terzo periodo. Viola che riprende coi primi cinque, mentre Vertemati preferisce Sorokas come pivot a Nwohuocha. I primi due canestre a referto sono dei capitani, Marino da due per i bergamaschi, Fabi da tre per i reggini. Radic, poi, decide di andare in doppia fila con un rimbalzo offensivo extra-lusso. Taflaj, con quattro falli, macchia la sua partita concedendo un tripla comoda a Sollazzo, distanze invariate (51-45). La mitragliatrice di Fabi è carica e regala un altro giro di giostra dal tiro siderale alla Viola, prima, e l’assist per Taflaj, dopo (56-45). Al “solito” Genovese (5 punti in fila), rispondono l’arcobaleno di Caroti e lo step-back di Legion con le due difese a zona 2-3 (60-50). Legion continua la partita monstre, Sollazzo la sua performance robusta con l’azione con canestro realizzato e tiro libero supplementare, che esclude dalla partita per cinque falli Taflaj. È il momento migliore di Treviglio che trova anche i primi canestri di Sorokas, con una bomba improvvisa, prima, e un isolamento, poi, per un 5-0 personale e un 63-62 che inizia a preoccupare il Pentimele, costringendo Paternoster al time-out. Legion e Marino sono i mattatori di una partita che adesso vive anche il brivido di un ritrovato equilibrio, con Micevic in campo al posto di Radic. Sorokas con un 1/2 ai liberi annulla tutto, riportando la parità sul 65-65. Marino, fiutando un certo favor arbitrale, prova la furbata, beccandosi un tecnico e perdendo il possesso per l’ultima azione che si trasforma in neroarancio, vanificato da una forzatura, la prima di Caroti, che portano Mezzanotte in lunetta (1/2). Disastro completato con la palla persa alla rimessa da Micevic, che Sollazzo tramuta sul +3 per gli ospiti (67-70).

Quarto periodo. La Viola che - per la prima volta dovrà rincorrere nella partita - rientra in campo con il miglior quintetto possibile, ossia con Lupusor in panchina e Micevic in campo con i restanti quattro titolari. Il risultato non cambia, tiro forzatissimo di Caroti che si accomoda in panchina per Fallucca e Sollazzo che ha vita facile su Sollazzo (67-72). Inerzia lombarda, ma un episodio arride ai neroarancio con l’antisportivo di Sorokas con Fallucca che fa 0/2 ai liberi e Legion che forza, zero punti realizzati per la Viola e tripla punitiva di Genovese sulla transizione di Treviglio (67-75). Radic, Legion e il Calafiore provano a tenere gli uomini di Paternoster aggrappati alla partita, ma agli uomini di Vertemati va tutto per il meglio (71-80). Le triple di Fabi e Legion riportano la Viola a -1 (79-80) e time-out Treviglio. Zona per Paternoster, palla sotto a Sorokas che monetizza due punti preziosissimi. Fabi ha la mano caldissimi, pareggio (82-82). Quinto fallo per Lupusor, dentro Fallucca. Cesana scava un minimo vantaggio ai liberi, rimarginato da Fallucca (84-83). Sempre dalla linea della carità, Radic, dopo un ottima difesa neroarancio, fa 1/2 e +2 Viola. Pareggio di Sorokas (85-85). Legione è un mostro di bravura (87-86), Sollazzo è un giocatore solido come pochi e porta a casa il canestro con fallo, che non realizza (87-87). Il capitano, Fabi, sfida Genovese e trova l’89-87, con 21’’ e un fallo da spendere in difesa. Marino va in lunetta e fallisce il primo tiro, esplode il Pentimele (89-88). Time-out Paternoster: Treviglio col brivido della palla recuperata, opta per il fallo terminale su Legion mandandolo in lunetta. Il primo è fallito, il secondo è a segno. Basta così, la Viola vince 90-88.

Commenti. La Viola doveva tornare alla vittoria e lo ha fatto. Nel modo migliore, al cardiopalma, entusiasmando il Calafiore e trovando dei leader emotivi e tecnici in campo. Una squadra, quella di Paternoster, certamente non bellissima, ma che non ha mollato un centimetro sul parquet contro un’avversaria esperta in partita punto-a-punto. Prestazione stratosferica di Alex Legion (37 punti) assieme a un ritrovato Agus Fabi (23 punti), mentre per Treviglio prova super per Marino (24) e Sollazzo (26).

Viola Reggio Calabria

Radic 14, Taflaj 2, Ciccarello ne, Lupusor, Legion 37, Caroti 10, Fabi 23, Guaccio ne, Marulli ne, Micevic, Falluca 4. Coach: Paternoster

Remer Treviglio

Cesana 1, Pecchia, Dessì, Sokoras 10, Marino 24, Marini 4, Mezzanotte 1, Genovese 18, Nwohuocha 4, Sollazzo 26. Coach: Vertemati

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