“L’antica Sant’Agata di Reggio e la chiesa di San Nicola. Una storia ricostruita” è il titolo del volume disponibile già da qualche giorno, nelle migliori librerie della nostra città (e non solo), edito dalla casa editrice calabrese “Città del Sole”, che contribuirà profondamente a diffondere la consapevolezza di un luogo ancora poco conosciuto alla maggior parte dei reggini.
L’autrice del volume è l’architetto Valeria Varà, esperta conoscitrice del patrimonio storico artistico della vallata del Sant’Agata, da sempre impegnata nella salvaguardia e nella valorizzazione del sito archeologico dell’antica città, purtroppo in gran parte distrutta dal terribile terremoto del 1783, che si erge su una montagnola comunemente indicata con il nome di “Suso”, tra i borghi di Cataforio e San Salvatore, sulle colline reggine.
La presentazione del volume è prevista per il 28 dicembre, alle 18.30 presso la sede della Pro Loco di San Salvatore, a cui parteciperanno il presidente, Demetrio iero, l'assessore alla Valorizzazione del Patrimonio Culturale del Comune di Reggio Calabria, Irene Calabrò, funzionario al ramo dell'Amministrazione civica, Daniela Neri.
Il libro rappresenta ad oggi un importante e prezioso tassello che contribuisce ad arricchire la storia della Vallata del Sant’Agata il cui territorio è oggi inglobato per la maggior parte nella città di Reggio Calabria, ed è frutto di inedite ricerche storiche ed archivistiche, attraverso l’utilizzo di immagini, disegni e ricostruzioni tridimensionali consente una immediata e chiara divulgazione dei contenuti.
Si suddivide in due parti, una prima, generale e descrittiva dell’antica città di Sant’Agata, accompagnata da foto e spiegazioni minuziose, quasi una guida turistica, un racconto di quel che è stato un tempo e che oggi resta ed è ancora visitabile sulla rupe di “Suso”.
Una seconda, interamente dedicata alla chiesa protopapale di San Nicola, con lo studio degli imponenti ruderi per lo stato di fatto e le ricostruzioni virtuali delle fasi principali ed infine un approfondimento sul pregevole portale rinascimentale che oggi si trova posto in opera nella chiesa parrocchiale di San Giovanni a San Salvatore.
Un lavoro scrupoloso di ricerca ed indagine, avvenuto attraverso il ritrovamento, l’attenta lettura e l’interpretazione di preziosi ed inediti documenti d’archivio, pubblicati per la prima volta nella ricostruzione della storia della chiesa e della città.