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Contrastare la devianza e realizzare interventi mirati per il reinserimento sociale dei giovani del circuito penale. Questi i presupposti essenziali che stanno alla base del protocollo d’intesa siglato dal Dipartimento di Giustizia Minorile e di Comunità per la Calabria e la Lega Navale Italiana - Calabria. Il documento è stato sottoscritto nella sede della Guardia Costiera di Reggio Calabria dalla dott.ssa Isabella Mastropasqua, dirigente del Centro Giustizia Minorile per la Calabria e dal dott. Valerio Berti, Delegato Regionale Calabria Lega Navale Italiana, alla presenza del Direttore Marittimo della Calabria e Basilicata Tirrenica, Capitano di Vascello Antonio Ranieri e del direttore della Comunità ministeriale di Reggio Calabria, Rosa Maria Morbegno.
“Siamo molto soddisfatti della definizione di questo protocollo - ha dichiarato il dott. Valerio Berti - perché rilancia il percorso intrapreso dalla Lega Navale Italiana sul terreno dell’impegno sociale e della legalità. E’ un progetto ambizioso che abbiamo voluto definire nel quadro di una forte e convinta sinergia istituzionale. Dopo il progetto “Ricomincio a gonfie vele” che ha dato risultati eccellenti ricevendo il plauso e l’attenzione di autorevoli osservatori a livello nazionale, mettiamo in campo adesso una nuova, concreta, azione che guarda al pieno recupero dei soggetti a rischio devianza, emarginazione o anche esclusione dai processi di socializzazione ordinaria. Ancora una volta sarà il mare a costituire il fattore centrale intorno a cui verranno sviluppati interventi a carattere educativo e formativo quali, fra gli altri, la promozione e la conoscenza dell’ambiente marino, la cooperazione in attività nautiche e naturalistiche in ambito locale e nazionale e l’acquisizione di specifiche competenze del settore marittimo”.
Di una “una firma di solidarietà”, ha poi parlato la dott.ssa Mastropasqua, evidenziando che tale protocollo “ci impegna nell'attivazione di un sistema di azioni e di coordinamento per promuovere e realizzare interventi finalizzati a rafforzare i diritti dei minori e giovani adulti in area penale. Si tratta di un’opportunità di crescita e formazione - ha inoltre aggiunto il dirigente del Centro Giustizia Minorile per la Calabria - da spendersi non esclusivamente in percorsi di reinserimento sociale ma come vera e propria esperienza di vita. Il rispetto delle regole, il rispetto dell’altro, il rispetto della natura e del mare sono dimensioni educative che fanno crescere. Una firma, quindi di speranza, che guarda al mare come spazio di futuro”.
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Il 14 ottobre 1885 nasceva ad Agrigento il vescovo fondatore delle Suore Salesiane Oblate del Sacro Cuore. È stato Pastore di Bova dal 1933 al 1939.