Avvenire di Calabria

Stralciata la posizione del leader dell'Udc, Lorenzo Cesa, nel processo "Basso Profilo": era stato accusato di essere legato alla 'ndrangheta

Lorenzo Cesa è estraneo alla ‘ndrangheta: la decisione dei giudici

di Redazione Web

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"Da credente ringrazio Dio. Questa vicenda mi ha creato un grande dolore. A mio figlio, quando il Covid mi ha costretto al ricovero, ho detto che se mi fosse capitato qualcosa di grave avrebbe dovuto difendermi fino in fondo, perché con questa storia non avevo nulla a che vedere. E oggi sono soddisfatto dall'esclusione del mio nome dalla richiesta di rinvio a giudizio. E un motivo di grande soddisfazione". A dirlo all'AdnKronos è l'ex segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, commentando lo stralcio della sua posizione, nella richiesta di rinvio a giudizio, da parte della Dda di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta 'Basso profilo'.

"Finire la mia vita politica infangato come persone legata alla 'ndrangheta sarebbe stato triste - aggiunge Cesa -, sono molto contento. Evidentemente i magistrati hanno letto meglio le carte, assumendo questa decisione per me vitale dal punto di vista morale, per la mia famiglia, innanzitutto, e anche per quello che rappresento per questa piccola comunità che è l'Udc".
"Fin dall'inizio - conclude Cesa - mi sono dichiarato estraneo a questa vicenda, ero coinvolto in qualcosa che non mi apparteneva. Io ho sempre avuto la massima attenzione ogni volta che sono venuto in Calabria, così come in altri luoghi. Il mondo della 'ndrangheta l'ho sempre contrastato".

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