Dopo il successo de “La notte che spazza il sistema”, contro la ‘ndrangheta, il MoVimento 5 Stelle prova a mobilitare di nuovo Reggio Calabria con “Le ragioni del no” alla riforma costituzionale, il 3 settembre, alle 19, nel piazzale della Stazione Reggio Lido. E per farlo chiama non solo esperti come Ferdinando Imposimato, presidente onorario della Cassazione, e Giorgio Fontana, professore all’Università della Calabria, ma anche parlamentari nazionali ed europei come Carlo Sibilia, Federica Dieni, Francesco D'Uva, Laura Ferrara e Dalila Nesci. Un incontro che si profila quindi come un evento politico, ma anche come uno spazio di riflessione. “E’ interesse di tutti – considera Federica Dieni, deputata reggina – avere elementi per un voto responsabile: per questo motivo credo che quella del 3 settembre sia un’occasione di approfondimento utile a chiunque. La nostra convinzione è che la riforma Boschi-Verdini sia profondamente sbagliata. Si tratta infatti di un tentativo di cambiare gli equilibri che hanno retto l’Italia per 70 anni e che hanno consentito al Parlamento di diventare sede di sintesi per mediare tra idee anche radicalmente diverse. Questo sistema, nel periodo di forti contrapposizioni ideologiche della Prima Repubblica, ha consentito di salvare la democrazia. Siamo riusciti a superare crisi economiche e terrorismo. Ora si vuole invece spostare tutto il potere in capo al Governo che potrà prendere molte decisioni ignorando le opposizioni. E’ questo il progetto di Renzi, che noi ci proponiamo di contrastare, restando convinti che le riforme, se devono essere fatte, servono a dare più democrazia e non levarla.” “A volte pensiamo – conclude la parlamentare pentastellata – che questo tipo di questioni non ci riguardino, ma si è visto nel corso delle inchieste che hanno visto impegnata la nostra Procura come alcuni argomenti, come la Città metropolitana o le immunità parlamentari, che la riforma tratta, abbiano ricadute concrete anche sulla realtà locale di Reggio. L’appuntamento è dunque in piazza, per parlare insieme dell’Italia che abbiamo in mente e per ascoltare i cittadini.”