Auto storiche, il Grand Tour delle Calabrie fa tappa a Reggio
Il Gran Tour delle Calabrie ha preso il via giovedì 3 ottobre, con la partecipazione
CNA Turismo ha condotto un’indagine sui propri associati, giungendo a diverse conclusioni: in primo luogo, è emerso che tra marzo e maggio il movimento economico legato al turismo in Italia si è contratto di circa 52 miliardi di euro, quando solitamente si garantivano oltre 80 milioni di presenze. Non è andata meglio a giugno e non ci si aspetta granché nemmeno per il mese di luglio. Per quanto riguarda le mete turistiche più ambite per agosto, la classifica stilata da CNA Turismo vede come prima classificata la Puglia, seguita rispettivamente da Toscana e Sicilia. Quarta e quinta classificate la Sardegna e la Calabria, seguite da Campania, Emilia Romagna, Marche e Liguria. Il panorama vacanziero italiano ha cambiato radicalmente aspetto durante la pandemia: a muoversi sono per di più le famiglie o le coppie, a volte accompagnati da un numero ristretto di amici. Prevale il turismo di prossimità e in quei luoghi dove il virus circola di meno. Col caldo il mare resta la meta più ambita, anche se non mancano coloro che preferiscono la montagna o la collina, mentre continua la crisi delle città d’arte, tranne qualche eccezione come Venezia o Matera.
È il turismo di chi ha rinunciato ad andar lontano – è quanto emerso dall’indagine - ma la vacanza se la concede. Le coste del Salento, tirrenico e jonico, del Gargano, del Barese trainano il risultato della Puglia. La Versilia, le isole, il Grossetano fanno la fortuna della Toscana. Ad ammortizzare la dura crisi del settore contribuiranno i numeri che si prevede ad agosto raggiungeranno cifre importanti sulle coste di Sicilia e Sardegna. I turisti italiani diretti in Campania sceglieranno la costiera amalfitana e quella sorrentina, le isole e il Cilento. Località magari meno storicamente conosciute, ma altrettanto in grado di calamitare i turisti rappresentano mete ambite di quanti amano la Calabria. Restano in alto nella classifica - sempre secondo l'indagine condotta - l’Emilia Romagna, la Liguria, il Conero e le Marche generale, che però per quest’anno devono mettere da parte le cifre registrate in passato. La carta vincente in questo momento di crisi è quindi il turismo di prossimità, quello cioè degli italiani che non scavalcano l’ambito regionale per godersi le ferie. Vale per il Lazio, con il litorale anelato in particolare dai romani, e così per Veneto, Basilicata, Abruzzo, Molise, Friuli Venezia Giulia. La “regina” di colline e montagne è il Trentino Alto Adige, ma anche Lombardia, Piemonte e soprattutto Val d’Aosta si stanno assicurando una fetta di appassionati delle vette e amanti del trekking.
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