Avvenire di Calabria

L'arcivescovo metropolita di Reggio Calabria - Bova ha rivolto il proprio videomessaggio agli alunni reggini

Morosini agli studenti: «Giovani, apritevi al dialogo con i prof»

Redazione Web

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Speranza, dialogo e Social media. Questi sono i tre temi su cui si è soffermato monsignor Giuseppe Fiorini Morosini, arcivescovo metropolita di Reggio Calabria – Bova, nel suo videomessaggio agli studenti (disponibile in forma integrale sulla fan page Facebook de L’Avvenire di Calabria, ndr) in occasione dell’inizio del nuovo anno scolastico che avverrà proprio domani, 17 settembre, in riva allo Stretto. Nel discorso dell’arcivescovo è emerso un costante richiamo al confronto quale unica via per evitare i drammi della solitudine che spesso hanno attanagliato diversi ragazzi avendo come risultato finale delle storie di sofferenza e disagio. Ruolo della scuola è quello di vigilare, sostenere e accompagnare i ragazzi in questa fase della loro vita.

 
«Inizia così un’altra avventura che segna una tappa progressiva nel cammino della vostra vita» ha esordito Morosini rivolgendosi direttamente agli alunni delle scuole presenti sul territorio diocesano «Ogni anno scolastico è sempre un punto fermo che si mette nella costruzione di questo edificio che è la vostra vita, non solo quella culturale, ma la vita nel suo complesso generale perché la scuola, e tutto ciò che in esso o per mezzo di essa si trasmette, non tocca solo la sfera della intelligenza, ma deve penetrare soprattutto il cuore della persona».
 
E proprio rivolgendosi a ciascun ragazzo con attenzione paterna, l’arcivescovo di Reggio Calabria ha evidenziato come la scuola rappresenti un intreccio di speranze: «la vostra, anzitutto, anche se questa speranza viene vissuta tante volte senza pensarci però, quando voi vi fermate un attimo, vi rendete conto che state affidando ai vostri studi la speranza del domani. Poi c’è la speranza dei vostri genitori che sognano, per voi e con voi, un futuro sempre migliore. E poi – sottolinea il presule – c’è la speranza della società che tenendo in piedi le strutture educative certamente guarda anch’essa con fiducia al domani».
 
Nel concretizzare questa speranza c’è bisogno di un sano protagonismo degli alunni: «Perché queste speranze possano essere realizzate è chiaro che i primi protagonisti nel costruirla sono i giovani. Certo, ci sono gli insegnanti e i genitori, c’è uno Stato che deve creare le condizioni per farvi fare bene, ma al centro della speranza c’è la buona volontà degli studenti».
L’arcivescovo, poi, richiama al «dialogo educativo fra alunni e insegnanti. Dialogo che comporta apertura, fiducia e collaborazione da parte dei giovani».
 
In particolar modo, monsignor Fiorini Morosini consapevole dei rischi che oggi vivono i ragazzi lancia a loro un appello: «Non chiudetevi mai in voi stessi, le difficoltà ci sono, ci sono state e ci saranno sempre per gli alunni. Le incomprensioni costituiscono sempre l’iter formativo: ve ne renderete conto quando sarete genitori. Apritevi, non tenete dentro nel segreto del vostro cuore, i problemi che insorgono. Ci sono i genitori con cui parlare, abbiate fiducia anche nei vostri docenti».
 
Scendendo ancor più nel dettaglio, l’arcivescovo reggino ha parlato anche del rapporto con i Social media raccomandandone un uso diverso: «Costruite cultura e per far ciò bisogna studiare. I media, più in generale, forniscono solo un’informazione “tocca e fuggi” non è quella la cultura. Bisogna basarsi sullo studio, sul confronto e sulla riflessione. Per cui i Social media vi servano per aiutarvi a creare cultura: non isolatevi con essi perché tante volte questi impediscono il dialogo con gli educatori e con i compagni di viaggio».
 
Infine un pensiero rivolto alle agenzie educative e, in particolare, al percorso di fede della comunità studentesca: «Abbiate fiducia nel Signore e ponete tutte le speranze nelle sue mani. Abbiamo celebrato da poco la festa della Madonna della Consolazione e ho visto tanti giovani, anche tra i portatori della Vara. La Madonna veglia sul vostro cammino formativo, sappiate aprirvi alla preghiera e al confronto nelle parrocchie con i vostri sacerdoti che – sottolinea Morosini – fra poco ripartiranno nei diversi cammini associativi e non solo».
 
Monsignor Morosini, nelle conclusioni del proprio discorso, ha fatto gli auguri anche «ai dirigenti scolastici, agli insegnanti e a tutto il personale della scuola. Il Signore – ha chiosato il presule – benedica il vostro lavoro».

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