Avvenire di Calabria

Il patron della compagnia di transhipment, monopolista nel Porto della Piana, oggi in visita allo scalo

Msc rilancia su Gioia Tauro, Aponte: «103 milioni da investire»

Redazione Web

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Infrastrutture, Msc rilancia sul Porto di Gioia Tauro. A confermarlo è proprio il patron della compagnia di transhipment, Gianlugi Aponte in visita sullo scalo. «Manteniamo gli impegni che avevamo assunto avviando gli investimenti necessari che stiamo già facendo per ammodernare lo scalo e farlo diventare uno dei primi porti al mondo», ha detto l’armatore, stamane, a conclusione di una serie di incontri presso l’Autorità portuale. Dal prefetto, Massimo Mariani, al presidente della Commissione parlamentare antimafia, Nicola Morra, daii sindaci dell’area all’assessore regionale alla portualità Francesco Russo fino al vescovo della diocesi di Oppido Palmi, monsignor Francesco Milito. Parlando con i giornalisti il patron di Msc ha assicurato il massimo impegno non solo per aumentare i volumi dello scalo a partire già da quest’anno ma soprattutto dal prossimo anno con una previsione del 30% in più di incremento dei volumi. «Mi aspetto la massima collaborazione della comunità locale e delle sue rappresentanze nel rilancio dello scalo le cui attività noi vogliamo differenziare puntando a fare di Gioia Tauro anche un polo intermodale dove vogliamo realizzare il più grande centro di riparazioni container d’Europa e se nel caso le autorità locali procedono alla realizzazione del bacino di carenaggio. Noi ci impegneremo a farlo entrare in funzione».

Per il Commissario del Porto, Andrea Agostinelli, quella di oggi è «una giornata importante per il Porto di Gioia Tauro e per tutta la comunità portuale, il patron di Msc e titolare del terminal arriva addirittura in anticipo sugli orari programmati per avere un incontro operativo sulla sinergia degli investimenti privati. Parliamo di 103 milioni del biennio e degli investimenti pubblici. Noi abbiamo stanziato 20 milioni per supportare questi investimenti privati sotto il profilo della stabilità delle banchine, delle bitte e dei lavori prodromici al famoso bacino di carenaggio».

«L’armatore Gianluigi Aponte conferma la volontà di far diventate Gioia Tauro il primo terminal container del Mediterraneo. L’arrivo delle nuove gru, strutture imponenti e fondamentali per la movimentazione a terra delle merci, sono la dimostrazione plastica di come il porto sia, a tutti gli effetti, una grandissima risorsa per lo sviluppo economico dell’intero territorio metropolitano», è stato il commento di Riccardo Mauro, vicesindaco della Città Metropolitana.

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