
Fra’ Giuseppe Sinopoli: la poesia come grido di pace e denuncia della guerra
Il cappuccino fra’ Giuseppe Sinopoli riceverà il 19 luglio a Petrizzi il 1° premio del
«Viviamo un tempo sospeso, di incertezze e paure, in cui il virus ha palesato le nostre contraddizioni e il nostro limite. Ma non sprechiamo la lezione del Covid, cioè non continuiamo ad affermare la cultura dell'indifferenza, la negazione dell'altro. Per questo la prima parola da consegnare è silenzio, un silenzio che generi in noi un vero e reale cambiamento del cuore, della ragione, delle relazioni». Lo ha detto monsignor Francesco Savino, vescovo di Cassano all'Jonio, nel consueto video messaggio di auguri per Natale. «L'altra parola, che sta scomparendo dal nostro vocabolario, è gentilezza, perché questa è l'altra faccia della tenerezza». Monsignor Savino ha deprecato «linguaggi e stili di vita violenti» invitando ad andare «oltre l'indifferenza, oltre la violenza, per riconoscere l'altro e con l'altro camminare insieme verso un orizzonte di senso, sapendo che la convivialità delle differenze è il modo più bello di vivere la gentilezza della propria vita». Rivolgendosi ai giovani e alle famiglie, monsignor Savino ha affermato «che sarà un Natale diverso, ma che sia un Natale dove l'essenzialità e la riflessione diventino codice di vita natalizia».
Il cappuccino fra’ Giuseppe Sinopoli riceverà il 19 luglio a Petrizzi il 1° premio del
Sollecitazioni estreme, cavi mai realizzati e una campata record complicano l’inserimento dei binari, rallenterebbero la realizzazione della controversa quanto avveniristica opera
Così i ragazzi e le ragazze si preparano a vivere l’esperienza di fine mese a Roma