Avvenire di Calabria

"La crisi generata dal Covid – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto i programmi di promessi sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende"

Nel 2020 matrimoni dimezzati, crack di 5 miliardi

Giovanna Pasqualin Traversa

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La cancellazione e il rinvio delle nozze a causa dell’emergenza Covid nel 2020 ha provocato un crack di almeno 5 miliardi di euro, dai fiori alla tavola. È quanto stima Coldiretti in riferimento agli effetti dei "Primi riscontri e riflessioni sul bilancio demografico del 2020” dell’Istat che in via provvisoria per il periodo gennaio-ottobre, segnalano per il 2020 il dimezzamento dei matrimoni in calo del 50,3% a fronte dei 170mila celebrati nei primi dieci mesi del 2019. La crisi generata dal Covid 19 – sottolinea la Coldiretti – ha stravolto i programmi di promessi sposi e famiglie e azzoppato i bilanci delle aziende: dal catering alla fotografia, dai trasporti ai fiori, dai viaggi all’abbigliamento, dal trucco alle acconciature, dall’immobiliare fino alla vigilanza privata. A rischio oltre un milione di lavoratori diretti ed indiretti impegnati nei settori collegati. «Un settore che vede – secondo Coldiretti – l’Italia all’avanguardia a livello internazionale con un elevato numero di stranieri che sceglieva proprio il Belpaese per celebrare l’esclusivo evento» con una spesa media «che oscilla fra i 30 e i 60mila euro» per il pacchetto completo del “giorno più bello”. Proprio per questo – conclude Coldiretti – oltre alle attività specializzate come abiti e accessori, i settori che hanno pagato il prezzo più alto all’emergenza sono quelli dell’agriturismo con le 24mila strutture presenti nel Belpaese ma anche il florovivaismo con 27mila imprese.

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