Avvenire di Calabria

Tra le ricette proposte per ridistribuire l’attività volativa su Reggio e Crotone «si punti con forza al sovvenzionamento dei tour operator»

Nucera: «Sacal, era necessario acquisire le quote sociali»

Redazione Web

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Critiche e lacrime fuori tempo massimo. La decisione corretta, per difendere il territorio di Reggio Calabria nell’annosa disputa aeroportuale regionale, andava presa a tempo debito. L’imprenditore Giuseppe Nucera, ex leader della Confindustria locale, oggi promotore del movimento civico indipendente “La Calabria che vogliamo” e candidato alla presidenza della Regione, accetta di riavvolgere il nastro, ribadendo così la vecchia ricetta per risolvere la vicenda.

Presidente Nucera, la querelle aeroporto è di nuovo riesplosa.
La questione aeroporto di Reggio Calabria si trascina da anni. Dopo la gestione separata dei tre aeroporti regionali, quando si è arrivato alla scelta unitaria, sarebbe stato giusto e opportuno inserire, nella società unica di gestione, una rappresentanza dei territori non più coinvolti. Purtroppo, invece, né Crotone né Reggio Calabria hanno un rappresentante all’interno della Sacal.

Da presidente di Confindustria a Reggio Calabria, cosa propose?
Nel momento in cui, circa un anno e mezzo fa, la Sacal mise in campo la possibilità di acquistare alcune sue quote societarie, io proposi che il Comune e la Città metropolitana acquistassero delle quote, assieme alla Camera di Commercio, in modo da poter a- vere un peso nel capitale sociale della Sacal spa. Lo scopo era ottenere un posto nel Consiglio di amministrazione per difendere gli interessi del territorio

C’è un “piano” a favore di Lamezia?
La mancanza di una politica di sviluppo e di programmazione dei voli che possano riguardare l’area dello Stretto, che avrebbe potuto soddisfare, come detto, anche le esigenze del Messinese, isole Eolie comprese – discorso analogo in qualche modo si potrebbe fare pure per la zona di Crotone, con l’utenza della Sibaritide – a causa della colpevole assenza di un rappresentante del territorio all’interno del Consiglio di amministrazione, ha fatto sì che gli interessi principali d’azione si siano concentrati verso Lamezia.

Una condizione che di recente ha alimentato nuovamente critiche e proteste.
Oggi, bisogna modificare i rapporti di forza nella Regione. L’area dello Stretto e la Sibaritide con Crotone vanno inseriti nella programmazione charteristica facendo leva sui contributi verso i Tour Operator.

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