Avvenire di Calabria

L'arcivescovo ha celebrato la liturgia eucaristica prima della partenza dell'Effigie mariana dal Santuario dell'Eremo

Nunnari all’Eremo: «Orgogliosi di essere il popolo di Maria»

Salvatore Nunnari *

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Quando Dio sceglie la Madre del suo Figlio le chiede il consenso; Maria non è un soggetto passivo, anzi da il suo Sì a Dio. Entra in una storia d'amore che raggiunge col Fìat di Maria la nostra vita, la vita di ciascuno di noi.

 
C'è il tuo Fìat? C'è il tuo Sì a Dio? Nella disponibilità di ciascuno di noi di farsi lavorare dalla grazia di Dio accogliendo la sua presenza e avendo in Maria specchio della Chiesa, la donna dell'obbedienza.
 
Scrive Sant'Agostino: "Credendo concepì, credendo partorì". Ricordare la Madre per entrare in un disegno d'amore che non può lasciarci indifferente. Siamo amati da Dio, siamo raggiunti da tutti noi soltanto se guardando alla Madre riusciamo a comprenderne il grande segno che è per la nostra vita.
 
Siamo, allora, guidati dalla Parola di Dio in un mondo "chiacchierone" dove siamo violentati dal chiasso dei nuovi media? Per Reggio, il settembre mariano arriva perché ciascuno comprenda che non si vive di chiacchiere, ma con la Parola di Dio che deve illuminare il nostro cammino e nell'ora della disperazione riaccendere la nostra speranza.
 
La storia della salvezza dipende dal Sì di Maria perché ancorata alla Parola di Dio. Vogliamo essere cristiani davvero? Vogliamo essere figli degni? Mi rivolgo ai portatori: portate la Madonna sulle spalle, ma l'avete nel cuore?
 
Dobbiamo essere saldamente orgogliosi di essere il popolo di Maria, ma anche responsabilmente consapevoli. Vogliamo aiutare Reggio a un riscatto? Quante volte ci pieghiamo alla critica e non alla partecipazione? I cristiani vogliono compartecipare al cambiamento di questa città?
 
Come si partecipa? Partendo dagli ultimi, condividendo la sofferenza di tante persone, portando un messaggio: "Tutto è possibile a chi è testimone della fede".
 
Reggio ha bisogno di persone sante: ciascuno di noi può diventarlo se portiamo alla collettività, il nostro contributo di onestà umana.
 
* Arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano e presidente onorario dell'Associazione dei portatori della Madonna della Consolazione

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