Avvenire di Calabria

L’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano in visita ai nuovi calciatori amaranto

Nunnari e la sua seconda "fede": in ritiro con la Reggina

Il presule: «Voglio tornare al Granillo, luogo della mia crescita e della mia vecchiaia»

Francesco Creazzo

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Passano gli anni ma la passione per i colori amaranto rimane invariata. L’arcivescovo emerito di Cosenza-Bisignano, monsignor Salvatore Nunnari, ha fatto visita alla Reggina nel ritiro di Acri, in provincia di Cosenza, dove gli atleti di mister Cevoli si stanno preparando alla stagione 2017/2018 di Lega Pro. Strette di mano con i giocatori e i dirigenti, accompagnato dal nipote e storico capo ultras della Reggina Carmine Quartuccio, per tutti “Carminello”.

Da sempre vicino ai colori amaranto e alla guida per decenni di una delle parrocchie “calde” del tifo reggino, l’appassionato di calcio monsignor Nunnari non si è fatto sfuggire l’occasione di rivestire i panni del “parroco degli ultras” per andare a conoscere i nuovi giocatori della sua squadra del cuore.

«Dobbiamo portare sempre nel cuore l’amaranto – ha detto il presule – perché ce lo abbiamo nel Dna: quando c’è Reggio dobbiamo esserci noi. Io oggi stavo celebrando la messa lontano da qui ma ho sentito un ‘odore di regginità’ e mi ci sono subito tuffato».

«Ringrazio il presidente Mimmo Praticò e il team manager Piero Praticò – ha proseguito Nunnari – per avermi dato occasione di partecipare a un incontro gioioso con la bella gioventù reggina, che sono sicuro ridarà dignità, anche  attraverso il calcio, ad una città che lo merita».

«Io faccio gli auguri a questi meravigliosi ragazzi – ha concluso l’ex parroco del Soccorso – che hanno il volto pulito di chi sa fare gioco di squadra, ma allo stesso tempo auguro a me stesso di tornare all’ stadio Granillo che è stato il luogo della mia crescita, della mia giovinezza, e – perché no – anche della mia vecchiaia».

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