Avvenire di Calabria

Si è tenuto nei giorni scorsi un incontro di formazione

Nuove dipendenze e droghe leggere, tenere alta la guardia

Tema del convegno: “Qualità della vita e prevenzione contro le devianze giovanili”

Redazione Web

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Presso la sede sociale dell’associazione “Scienza & vita Sant’Alessio in Aspromonte” si è svolto il Convegno dal titolo: “Qualità della vita e prevenzione contro le devianze giovanili”. A tenere le due relazioni in programma sono stati invitati due esperti sul tema. L’avv. Luciano Squillaci, presidente della FICT (Federazione italiana comunità terapeutiche) e la dott.ssa Caterina De Stefano responsabile dei SERT dell’ASP di Reggio Calabria. Il presidente prof. Francesco Cannizzaro nel suo intervento di saluto iniziale, rivolto ai numerosi presenti in sala e ai relatori, ha presentato il lavoro di formazione, sensibilizzazione e di promozione su temi di grande attualità che riguardano la vita che l’associazione svolge nel territorio ormai da sette anni, con particolare attenzione rivolta ai giovani. A svolgere il ruolo di moderatore dei lavori è stato invitato il dott. Rosario Sapone che dopo una breve presentazione dei due relatori ha introdotto Squillaci a trattare il tema: “Proposte di legge sulla liberalizzazione delle droghe leggere”. Nel suo intervento è stata ribadita l’importanza di organizzare più incontri nei territori per sensibilizzare maggiormente la cittadinanza. Infatti, uno dei principali tabù da sfatare è quello di smetterla di parlare di droghe leggere e droghe pesanti. Le droghe sono droghe e tutte fanno male alla salute. Con riferimento ad un fatto recente di cronaca, che ha visto per protagonista un sedicenne suicida perché detentore di droga in casa, è stato ribadito come anche sui mezzi di informazione si parla di fatti, numeri, luoghi, grammi di droga posseduti, ma non si parla quasi mai della persona, non si dice nulla sulla sua identità e sul disagio vissuto che lo ha condotto ad avere comportamenti negativi. Squillaci ha chiarito alcuni punti di contrasto che sta’ affrontando l’iter parlamentare delle varie proposte legislative in materia, chiarendo bene due termini: legalizzazione (uso con metodi di controllo) e liberalizzazione (sostanze accessibili a tutti senza controlli). La dott.ssa De Stefano Ha esposto in modo ampio e armonico il tema a lei assegnato: “Dipendenze e devianze giovanili. Quali prevenzioni e quali cure” evidenziando le tante difficoltà che incontrano coloro che sono preposti alla prevenzione e alla cura delle persone che fanno uso di sostanze psicotrope, alcoliche o soggetti affetti da ludopatie. Tra le principali, ne sono state presentate alcune: sottovalutazione del disagio, emarginazione sociale, incapacità di esprimere emozioni vere, a causa delle nuove tecnologie e della distorta comunicazione. È stato ribadito il concetto di salute come entità multidimensionale che deve essere sostenuta da una azione di prevenzione e progettualità integrata che coinvolge diverse discipline e scienze applicate alla persona. Sono stati quindi proposti alcuni consigli per affrontare in modo più efficace il mondo delle dipendenze: maggiore coinvolgimento delle scuole con programmi educativi più vicini ai bisogni degli studenti; incrementare servizi per facilitare la capacità di chiedere aiuto da parte di chi vive il disagio; valorizzare le nuove tecnologie e concepirle come opportunità educative per i giovani; coinvolgimento dei genitori per migliorare il loro ruolo nella gestione del disagio e delle forme di devianza. Infine la De Stefano ha sottolineato come devianza non equivale a criminalità.

Francesco Cannizzaro

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