Il Presepe Vivente Medievale di Ortì torna con una nuova edizione ricca di sorprese, l’invito della comunità
Dal 26 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, rappresentazioni storiche, musica dal vivo e la partecipazione attiva di tutta la comunità.
La pandemia da Covid-19 ha condizionato pesantemente la vita delle comunità parrocchiali, ed il caso di Ortì è emblematico da questo punto di vista. Don Claudio Roberti, sacerdote reggino e missionario fidei donum in Madagascar, sarebbe dovuto rientrare in diocesi durante la scorsa estate, poiché aveva concluso il suo ministero presso la diocesi di Moramanga.
L’arcivescovo Morosini, nelle nomine dei parroci annunciate ad agosto, aveva già comunicato che monsignor Roberti, che ha svolto la sua missione in Madagascar per ben 29 anni, sarebbe stato il nuovo parroco di Ortì, frazione aspromontana di Reggio Calabria. Questa volontà di monsignor Morosini è stata poi confermata nel decreto di nomina a parroco ratificato lo scorso 1 ottobre, ma, purtroppo, non è stato possibile dare esecutività alla disposizione arcivescovile. Infatti, don Claudio Roberti, a causa della recrudescenza della Pandemia, ha potuto lasciare il Madagascar in sicurezza soltanto due settimane fa e, martedì scorso, è stato accompagnato dall’amministratore apostolico Morosini nella parrocchia che gli era stata affidata.
Durante questi mesi la comunità parrocchiale non è rimasta senza guida. Con uno straordinario esempio di generosità sacerdotale, don Francesco Marrapodi, economo e vice rettore del Seminario, ha garantito la cura pastorale, svolgendo anche i lavori di risistemazione della canonica. La comunità parrocchiale di Ortì ha ringraziato don Francesco ed ha, finalmente, accolto don Claudio Roberti.
Dal 26 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025, rappresentazioni storiche, musica dal vivo e la partecipazione attiva di tutta la comunità.
Prendono il via domani, martedì 10 dicembre, le lezioni della Scuola Biblica Paolina dell’arcidiocesi di
Questa sera alle 21 si rinnova il tradizionale appuntamento della Chiesa reggina – bovese promosso dalla Caritas diocesana e dall’Unità di Strada “Delicati segni di speranza”.