Avvenire di Calabria

In riva allo Stretto si registra un importante nuovo passo avanti verso la realizzazione del nuovo edificio che ospiterà gli uffici giudiziari del distretto

Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, consegnato ufficialmente il cantiere: «Sarà completato in 30 mesi»

Il sottosegretario Delmastro: «Fondamentale lo sforzo congiunto tra tutte le istituzioni coinvolte, dal Comune di Reggio Calabria al governo»

di Redazione Web

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La città di Reggio Calabria si prepara a una nuova fase per il settore giudiziario con l'avvio dei lavori per il completamento del Palazzo di Giustizia. Lo ha sottolineato il sindaco Giuseppe Falcomatà in occasione della consegna ufficiale del cantiere all'impresa che completerà l'opera.

Palazzo di Giustizia, oggi la consegna ufficiale del cantiere

Dopo anni di attese e contenziosi, le istituzioni locali e il Ministero della Giustizia hanno finalmente consegnato il cantiere all’impresa incaricata, aprendo la strada alla realizzazione di un’infrastruttura fondamentale per l’amministrazione della giustizia sul territorio.



Alla consegna era presente il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Del Mastro delle Vedove. Insieme al sindaco Falcomatà anche l'assessore comunale Carmelo Romeo, delegato ai lavori del Palazzo di Giustizia. Presente, inoltre, il deputato reggino e vicecapogruppo di Forza Italia, Francesco Cannizzaro.


PER APPROFONDIRE: Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria, consegnate le chiavi del cantiere


«Dopo un lungo periodo chiudiamo una brutta pagina e ne riapriamo una decisamente migliore. Ringrazio il sottosegretario Delmastro per la sua presenza, perché è la dimostrazione anche di quanto il governo tenga al riavvio e al completamento di quest’opera che, probabilmente, risponde anche all’esigenza di riorganizzare l’apparato della Giustizia in uffici consoni». Ha detto il sindaco di Reggio Calabria, partecipando oggi alla consegna ufficiale del cantiere all'impresa che realizzerà il nuovo Palazzo di Giustizia.

L'impegno del Governo, Delmastro: «Il nuovo Palazzo di Giustizia sarà completato in 30 mesi»

Il sottosegretario Delmastro ha confermato che i lavori inizieranno a gennaio, segnando un passaggio simbolico tra la fine e l'inizio dell'anno. «Si tratta di 60 milioni di lavori rifinanziati. Abbiamo posto le migliori condizioni perché i 30 mesi possano essere rispettati, avendo rifatto completamente il quadro delle necessità, di ciò che manca, di ciò che nel tempo è venuto meno, delle sopravvenienze e delle nuove tecnologie», ha spiegato Delmastro, aggiungendo che questo nuovo assetto offre certezza all’impresa coinvolta, per evitare di lasciare un’opera incompiuta che rappresentava una ferita insanabile per la città.

«Questo nuovo Palazzo di Giustizia - ha aggiunto Falcomatà - offrirà un contesto che possa rendere più efficace ed efficiente l’esercizio della Giustizia nel nostro territorio, dove occorre essere sempre pronti al contrasto alla ndrangheta e, più in generale, al malaffare e alla corruzione». «Questo Palazzo - ha evidenziato il primo cittadino - va guardato anche dal punto di vista di una riqualificazione e recupero urbanistico di questa parte di città che diventerà un parco della Giustizia a servizio dei magistrati, degli avvocati ed altri operatori del diritto, ma anche dei cittadini».

L'importanza delle sinergie interistituzionali

Delmastro ha sottolineato lo sforzo congiunto tra tutte le istituzioni coinvolte, dal Comune di Reggio Calabria al governo, dichiarando: «Oggi credo possiamo, a ragion veduta, festeggiare per un inizio nuovo rispetto a un percorso faticoso e traballante, una ferita architettonica di questa città che era giusto sanare». Ha poi aggiunto: «Sono convinto che l'impresa, anche sotto il vigile controllo di tutte le istituzioni, potrà celermente portare a compimento quest'opera. È evidente che è un'opera strategica per il ministero soprattutto in queste terre, per raccontare che lo Stato non arretra più. Soprattutto sulla Giustizia, soprattutto sul contrasto alla criminalità organizzata, lo Stato è presente e si riappropria dei suoi spazi».

Falcomatà: «Seguiremo da vicino i lavori»

«Dopo anni di contenziosi e di fermi, siamo riusciti a vincere la sfida di riaprire il cantiere, abbandonando il contenzioso ancora fermo al Tribunale di Catanzaro, affidandoci al Ministero della Giustizia per il completamento dell’opera. A brevissimo - ha concluso Falcomatà - inizieranno le attività del cantiere, e noi seguiremo costantemente i lavori, per evitare che ci possano essere ulteriori battute d’arresto».



Per l’assessore comunale Carmelo Romeo, delegato al Palazzo di Giustizia, «è un giorno importantissimo che abbiamo voluto fortemente con il sindaco Falcomatà. Nel 2021 - ha ricordato - abbiamo intrapreso questo percorso parallelo rispetto al contenzioso, con il Ministero della Giustizia che ringraziamo per la grandissima disponibilità dimostrata in questi anni».

«Per la città questo Palazzo rappresenta più di un simbolo, è un’opera fondamentale sotto molti punti di vista: per il contrasto alla criminalità e per un migliore funzionamento di tutto il settore della Giustizia. Vederlo incompiuto - ha concluso Romeo - non era più accettabile».

A margine della cerimonia di stipula del contratto di appalto e avvio dei lavori di completamento, l’onorevole Francesco Cannizzaro, Vice Capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, ha commentato: «Da oggi il Palazzo di Giustizia di Reggio Calabria torna ad essere ufficialmente un cantiere in attività. Con questa data poniamo fine all’ennesima grande incompiuta della Calabria e segniamo l’avvio di una nuova grande opera che vedrà la luce, perché di fatto è come se avessimo pigiato il tasto reset per ripartire da zero, meglio di prima. L’U.T.A. (Unità Tecnica Amministrativa) della Presidenza del Consiglio ed il Ministero della Giustizia hanno riconosciuto come determinante l’incontro organizzato a Roma il 3 marzo 2023 con il Ministro alla Giustizia Nordio, a cui hanno partecipato anche il Procuratore generale Gerardo Dominijanni ed il Presidente dell’Ordine degli Avvocati Rosario Infantino. Sono felice di aver contribuito a dare nuovo forte impulso a questo iter, in un clima di sinergia istituzionale globale che ci ha permesso di trovare la soluzione per uno dei grandi problemi del nostro territorio».

Cannizzaro ha inoltre espresso gratitudine al Ministro Nordio per il suo immediato impegno nella questione, e ai Sottosegretari Francesco Paolo Sisto e Andrea Delmastro, «costantemente pungolati rispetto alla vicenda e risultati decisivi per la lieta conclusione dell’iter amministrativo». Ha concluso sottolineando come «questo cantiere era l’emblema del fallimento. Oggi, invece, la squadra Stato ha vinto, perché non potevamo permettere che, proprio in una terra come la nostra, il mondo della Giustizia non avesse una casa funzionale ed efficiente, che le complicanze burocratiche avessero il sopravvento sull’utilità di un edificio così incisivo nell’andamento di un territorio. Dopo anni di ritardi, complicanze, affanni, possiamo dire di aver posto una data alla fine dei lavori del Palazzo di Giustizia: entro due anni dal riavvio del cantiere questa struttura avrà vita a tutti gli effetti».

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