Infanzia violata, don Di Noto: «Amare non è abusare»
Abbiamo intervistato il fondatore dell’Associazione Meter in occasione della 28ª Giornata dei bambini vittime della violenza che inizia il 25 aprile.
«Mentre l’epidemia semina lutti e ci costringe in casa, i pedofili festeggiano». A lanciare l’allarme è don Fortunato Di Noto, fondatore di Meter, che in occasione della XXIV “Giornata per i bambini vittime di violenza, sfruttamento e abusi” (in realtà un’intera settimana che si concluderà il 3 maggio), denuncia un’impennata di segnalazioni nei mesi di marzo e inizi aprile, cioè in pieno lockdown, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. «Proprio in piena pandemia – dice don Di Noto - Meter ha documentato e denunciato alle forze dell’ordine una crescita allarmante delle chat degli orrori: più 40%. Parliamo di segnalazioni che coinvolgono Telegram, Facebook, Twitter, Whatsapp. Sono saliti anche gli adescamenti. Ce lo confermano le decine di segnalazioni telefoniche che riceviamo ogni settimana. Ma non solo: i portali dedicati alla pedopornografia
Sono 178 le segnalazioni che Meter (dall’1 marzo a oggi) ha inoltrato non solo alle forze di Polizia italiana ed estere, ma anche a vari server provider sparsi in tutto il mondo. Le chat rintracciate in diverse piattaforme sono, invece, 234 con profili sospetti. Si tratta, complessivamente, di decine di migliaia di video. «Solo due nostre segnalazioni – osserva il sacerdote siciliano - riguardano 34.252 foto. Ciò significa che stiamo parlando di circa 30 mila bambini già vittime di violenze sessuali. Una tragedia silenziosa che avviene sotto i nostri occhi. E’ di pochi giorni fa l’ultima segnalazione: quella di un padre disperato a cui la figlia ha confessato di aver mandato via chat a uno sconosciuto, pensando fosse un coetaneo, alcune foto di lei senza indumenti. L’adescatore però era un pedofilo».
La via d’accesso dei pedofili sempre più spesso è il grooming, l’adescamento attraverso messaggi via chat, con falsa identità. Il predatore mira a vincere le difese del minore ignaro, cercando di instaurare con lui un rapporto confidenziale. Il resto lo fanno i servizi messi a disposizione la piattaforma che in modo semplicissimo fa attivare in chat la fotocamera dello smartphone.
A confermare le preoccupazioni di don Di Noto sono le risultanze delle indagini della Polizia Postale e delle Comunicazioni. «Tutti i crimini informatici sono in aumento in questo tempo di coronavirus. I nostri indicatori dicono, nello specifico, che in questo periodo c'è un incremento di quelli relativi a pedopornografia e ricatti sessuali a danno di minori», ha dichiarato il capo della Polizia Postale Nunzia Ciardi, in un'intervista a BBC Mundo.
E’ evidente che, rimanendo sempre in casa, l’uso dell’online è aumentato a dismisura. «E anche la navigazione nel web da parte dei ragazzi», aggiunge don Di Noto. «Tuttavia non è sempre detto che avere i figli in casa sia garanzia di maggior controllo. Anzi a volte è un inganno e le forme di dipendenza malsane si sviluppano, senza che gli adulti se ne accorgano».
Ideata 25 anni fa, dal sacerdote siciliano, la Giornata per i bambini vittime, che quest’anno sarà tutta sul Web, è un appuntamento diventato sempre più importante a livello nazionale e internazionale per sottolineare e denunciare la situazione dei bambini vittime di abusi sessuali, pedofilia e pedopornografiaAbbiamo intervistato il fondatore dell’Associazione Meter in occasione della 28ª Giornata dei bambini vittime della violenza che inizia il 25 aprile.
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