Avvenire di Calabria

La lettera al Primo Cittadino, Falcomatà, firmata da monsignor Antonino Morabito

«Perché cambiare nome alla piazza del Santissimo Salvatore?»

Redazione Web

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«Ripristinare la titolazione dell'apposita piazza dedicata al Santissimo Salvatore». Non usa giri di parole monsignor Antonino Morabito, canonico del Capitolo della Cattedrale, rispetto alla denominazione della piazza dell'omonima chiesa posta a pochi passi dal Consiglio Regionale della Calabria. Quella che tutti comunemente conoscono come Piazza del Santissimo Salvatore, infatti, ha cambiato denominazione poche settimane fa diventano "Piazza Domenico Salazar", in memoria di un prefetto reggino, prestigioso servitore dello Stato, a cui il canonico riconosce l'alto valore sociale della sua figura. Ma esistono tante strade e piazze senza nome che potrebbero essergli dedicate. Perché, invece, scegliere quella attigua alla Chiesa del Santissimo Salvatore?

Non è questo il primo caso: l'Amministrazione Comunale, ed in particolare la Commissione Toponomastica, ha avviato un restyling che puntualmente mira a cambiare "identità" a tutte le piazze dinnanzi alle Chiese: prima a Sant'Antonio, poi al Duomo, adesso al Santissimo Salvatore. Monsignor Morabito, al pari di altri confratelli, ha preso carta e penna ed ha scritto al Sindaco Falcomatà per dissuaderlo da tale iniziativa. Ancorché, come ricorda monsignor Morabito - memoria storica della parrocchia - tutti gli amministratori comunali, da Italo Falcomatà a Giuseppe Scopelliti, hanno sempre trovato nella comunità del Santissimo Salvatore, un punto di riferimento per tutto il territorio del centralissimo quartiere di Tremulini.

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