Avvenire di Calabria

Il comune grecanico è stato al centro dell'opera del letterato che ha voluto ricostruire storia, aneddoti e tradizioni di quei luoghi

Presentata l’ultima opera di Carmelo Bagnato su San Lorenzo

Redazione Web

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Dopo diverse storie locali, ecco il nuovo libro di Carmelo Bagnato a coronamento di un ciclo, e secondo lo stesso autore, avviamento di un altro di più ampio ambito geografico, di carattere prevalentemente tematico.
Il 27 Luglio scorso, alle ore 17, nel contesto dei festeggiamenti in onore del santo patrono San Pantaleone, nel santuario della Madonna dell'Assunta, in località Camino di San Pantaleone, col patrocinio della parrocchia, ha avuto luogo l'agognata presentazione del suddetto libro, qualche ora prima del trasferimento dell'Icona della madonna a San Lorenzo, che come da tradizione, rientrerà nel proprio santuario il 12 Agosto, dando l'avvio alla manifestazione fieristica, che durerà sino al giorno 15 successivo, con la chiusura dei festeggiamenti alla Madonna stessa E' il caso di ricordare che detta fiera era, sino a qualche decennio fa, rinomata in tutta la nostra provincia, anche per antica memoria, essendo stata fondata, per necessità oggettive del tempo, nel lontano 1827. In Chiesa, con alla spalle l'immagine dell'Assunta, attesa l'esortazione del moderatore ed editore Giuseppe Caruso, di considerare il ristretto tempo concessoci, Don Aldo Ripepi porge il saluto della folta e attenta comunità col ringraziamento all'autore ed ai convenuti, sottolineando l'importanza del momento e dell'opera, in quanto finalmente viene concessa al paese la conoscenza delle sue vicende e delle sue radici, per cui il dovere di impegnarsi affinchè l'opera stessa non cada in oblio e che stimoli specialmente i giovani ad impegnarsi per la sua continuità senz'altro ricca di ulteriori e importanti conoscenze.
Carmelo Bagnato, da autore, schematicamente, si sofferma sulla nascita, gestazione e quindi conclusione del libro. Ricorda che agli esordi del nuovo secolo, era già al lavoro per una pubblicazione storica che comprendesse tutto il comune di San Lorenzo, con particolare riguardo alle frazioni più numerose del vasto territorio che dall'Aspromonte giunge al mare, Chorio e San Pantaleone. Constatato che nessuna opera era stata pubblicata di questo genere in ambito anche più vasto, presenta al compianto sindaco Domenico Greco cittadino di questa frazione il suo progetto, accolto con entusiasmo dall'amministratore che promette il contributo civico. Purtroppo alla presentazione del "manoscritto" con l'invito allo stesso sindaco di scrivere la prefazione, questi, pur visibilmente amareggiato, risponde che, per carenza di fondi nella cassa comunale, il libro non poteva superare le 200 pagine. Quindi egli, da autore, sia pure a malincuore dovette adeguarsi escludendo molte pagine, ovviamente non distrutte, in attesa di usufruirne in nuove e più favorevoli circostanze. Il libro venne presentato a San Lorenzo, il 9 Agosto 2003, durante, anche in quell'occasione, la festa patronale, nella sala consiliare del comune. Sopravvennero altre circostanze come la canonizzazione di San Gaetano Catanoso da Chorio per cui la pubblicazione al santo dedicata con la storia del paese, il 150° dell'Unità d'Italia con il libro " L'Olmo Tricolore" e tant'altro che l'indussero a riprendere il discorso di San Pantaleone solo da qualche anno, fino all'attuale, felice conclusione perchè finalmente si posa con orgoglio scrivere anche di un personaggio che porta onore e lustro alla nostra terra e spetta a noi saper cogliere l'occasione di non lasciare che siano gli altri a riconoscere il valore dei propri concittadini. Si tratta del poeta, saggista e quant'altro, Franco Saccà compaesano, per cui si sta elaborando anche un progetto di costituire in paese un centro culturale a lui dedicato, probabilmente in un immobile donato dallo stesso autore del libro.
Il relatore "ufficiale" dott. Luciano Gullì, ormai da tutti conosciuto in quanto alla periferia del paese gestisce un B&B, da ex "guerriero" quì ritiratosi dopo una lunga attività di corrispondente di guerra in Medio Oriente per "Il Giornale", nella quiete di questa valle, accennando alle diatribe diocesane, ai monasteri e alle conseguenze sanitarie per carenza di sorgenti idriche nell'ambito del villaggio, si è soffermato sulle tragiche vicende accadute nella comunità con una condanna alla decapitazione, un'altra alla condanna ai lavori forzati, la costruzione della strada per San Nicola col contributo attivo del popolo, auspicando altresì la costruzione così decantata di un'altra arteria, che congiunga finalmente San Pantaleone all'altra sviluppata frazione, Marina di San Lorenzo, per il concreto sviluppo della stessa comunità, civile ed economico. In seguito alla proposta di un compaesano possessore di numerose fotografie inerenti la vita del paese, ha raccomandato la continuazione del lavoro storico intrapreso con un'altra edizione che comprenda appunto, le cennate immagini ed ovviamente dell'altro che sicuramente sarà nel tempo reperito.
Il sindaco Bernardo Russo, ha subito ringraziato l'autore per il suo apporto culturale nel comune, attese le diverse pubblicazioni, auspicando e delineando in lungimiranza il meritato premio... quindi sottolineato l'azione dell'attuale amministrazione per soddisfare anche altre iniziative locali continuamente sorgenti col diuturno impegno suo e dei suoi collaboratori, malgrado le note oggettive difficoltà, che comunque non costituiscono remore all'azione consapevole e determinata.
La conclusione della manifestazione ha quindi un ltro momento particolare, solenne e significativo: l'editore, moderatore, poeta, Giuseppe Caruso, dopo una breve dissertazione sull'avvenimento, invita la pronipote del prestigioso compaesano Franco Saccà, Cecilia Saccà, presente con i genitori, a declamare delle poesie dell'avo, dopo ch'egli stesso, l'editore, ne aveva recitato quella riportata sul testo, "Ritorno" con la sua abituale maestria. L'esibizione della discendente del poeta che nel pronunciare i versi esprime il legame genetico con l'autore, ha destato nel pubblico, ove non mancavano altri congiunti, profonda commozione. Infine, come suo costume, la sorpresa finale dell'editore: la consegna, a ricordo dell'evento, di due pergamene dell'associazione "Cavalieri della Poesia", consegnate dallo stesso all'autore ed alla pronipote Cecilia Saccà.

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