Avvenire di Calabria

Un webinar promosso in occasione della quattordicesima giornata europea contro la tratta degli esseri umani

Progetto Incipit, un primo passo contro lo sfruttamento

Redazione Web

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Il contrasto allo sfruttamento sessuale e all’accattonaggio è stato il macro–tema di un webinar denso di contenuti, svolto nei giorni scorsi, in occasione della quattordicesima giornata europea contro la tratta degli esseri umani. Un’attività di comunicazione istituzionale sviluppata dal team del progetto “Incipit”, coordinata da Lucia Lipari e che ha visto diversi saluti istituzionali tra cui il fondamentale contributo di Giovanni Bombardieri, procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, il quale ha affermato come «il fenomeno è difficilmente aggredibile senza la cooperazione fra varie autorità e polizie giudiziarie. Il problema risiede nella volontà politica di tutti di contrastare efficacemente il fenomeno. La Dda di Reggio Calabria è presente ai tavoli internazionali ed è importante l’osservazione del ripetersi di una serie di situazioni, gli sbarchi, che seguono un andamento irregolare. Non possiamo fermarci agli scafisti e ai soggetti deboli, che a loro volta sono sfruttati per realizzare questi viaggi, ma vogliamo colpire l’organizzazione». Una fenomenologia criminale acuita dal Covid–19 che registra lo spostamento del circuito della prostituzione all’interno delle connection–house gestite dai trafficanti.

 
Maria Rosa Impalà, coordinatrice del Progetto “Incipit”, ha sottolineato l’importanza del lavoro di rete: «È inevitabile un approccio multi agenzia, con azioni e procedure di raccordo multi–attoriale per l’identificazione e la tutela delle vittime di tratta. Abbiamo lavorato e posto grande attenzione all’azione di sistema interregionale sul lavoro sfruttato ed è molto significativa l’accoglienza residenziale delle donne e dei minori inseriti nelle nostre strutture». Ha interrotto la sequenza dei relatori, la condivisione di una video intervista realizzata da Lucia Lipari a una donna vittima di tratta nel rispetto dell’anonimato, che ha tracciato il suo percorso difficile di paure e liberazione. Nadia Modafferi, psicologa della Piccola Opera Papa Giovanni Onlus, ha dato il suo contributo sulle diverse opportunità offerte dal progetto: «Nonostante il Covid, in quest’anno, è stato operativo un servizio destinato alle vittime di tratta a scopo di accattonaggio. Attraverso il lavoro dell’Unità di contatto e dello sportello d’ascolto, siamo riusciti ad interfacciarci con diversi giovani migranti di origine nigeriana, che hanno manifestato la necessità di aiuti concreti»
 
Ad arricchire il webinar sono state infine le testimonianze Maria Teresa Passannante per la Comunità Papa Giovanni XXIII, di Suor Loriana, Referente Unità di strada della Caritas di Reggio Calabria e di don Vincenzo Alampi, per la Caritas di Oppido–Palmi.

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